Terremoto Italia centrale: gli esiti delle verifiche sugli edifici pubblici e scolastici

Roberto Imbastaro

Sono 564 i sopralluoghi effettuati dai tecnici abilitati Aedes (Agibilità e danno nell’emergenza sismica) e dagli esperti, su scuole ed edifici pubblici dei comuni interessati dal terremoto del 24 agosto, per verificare la loro agibilità e consentire, dato l’imminente inizio dell’anno scolastico, di definire un piano degli interventi laddove le strutture non siano agibili.

In particolare, a seguito di una ricognizione che il Ministero dell’Istruzione , dell’Università e della Ricerca ha effettuato, in collaborazione con i dirigenti scolastici e i sindaci, su 677 edifici, è stato necessario procedere alla verifica di 480 edifici scolastici: 331, pari a quasi il 70%, sono state ritenute agibili, mentre 3 edifici, che non presentano danni, risultano attualmente inagibili a causa di un rischio esterno. Novantasette, temporaneamente inagibili – in tutto o solo in parte – grazie a provvedimenti di pronto intervento diventerebbero agibili; 16, invece, sono parzialmente inagibili, 3 sono gli edifici da rivedere e 30 quelli inagibili.

In questi ultimi dieci giorni un gruppo di tecnici dedicato esclusivamente al tema connesso alle scuole, a cui partecipano Dipartimento della protezione civile e Miur-Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, insieme alle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, ha lavorato e sta lavorando, a stretto contatto con i sindaci, per consentire agli studenti dei comuni colpiti dal terremoto di riprendere le lezioni al più presto, vagliando ogni possibile soluzione alternativa agli edifici danneggiati.

In alcuni casi, gli studenti frequenteranno le lezioni nei Comuni gemellati o limitrofi che hanno offerto disponibilità, soluzione trovata, per esempio, per gli studenti di Accumoli che frequenteranno le lezioni a San Benedetto del Tronto.
Ad Amatrice, invece, dai giorni immediatamente successivi al terremoto, la Protezione Civile della Provincia Autonoma di Trento è al lavoro per allestire i moduli prefabbricati che ospiteranno in 12 aule, scuola per l’infanzia, elementari e medie. Per i liceali, invece, verrà messo a disposizione lo spazio del palazzetto dello sport, sempre ad Amatrice.
A Montegallo sarà la Regione Emilia Romagna, che dall’inizio dell’emergenza ha allestito e sta gestendo con la sua colonna mobile il campo di accoglienza per i cittadini sfollati di quel comune, a donare i moduli prefabbricati per la scuola temporanea.

Per gli altri Comuni colpiti dal terremoto nei quali gli edifici scolastici sono risultati inagibili – tra cui Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Gualdo, Norcia – sono diverse le donazioni di moduli provvisori giunte da parte di istituzioni, enti, fondazioni bancarie e organizzazioni di volontariato: nelle prossime ore, in base alle esigenze dei territori e alle caratteristiche delle offerte, verranno definiti i progetti nel dettaglio.

Oltre alle scuole, sono stati verificati anche 84 edifici pubblici: 57 sono agibili, 18 temporaneamente inagibili – in tutto o solo in parte – ma grazie a provvedimenti di pronto intervento diventerebbero agibili. Tre sono parzialmente inagibili, 1 da rivedere e 5 inagibili.