Trento, il Sappe all’attacco del regista Emilio Frattini per lo spettacolo in carcere

redazione

Dura presa di posizione del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE contro Emilio Frattini, regista dello spettacolo “A nord di nessun sud” che è stato presentato nel carcere Spini di Trento. Ferrari aveva accusato il personale di Polizia Penitenziaria del carcere di “scarsa collaborazione” al termine dello spettacolo, per altro alla presenza di alcune Autorità locali presenti nel teatro.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, non usa mezzi termini o giri di parole: “Emilio Frattini racconta la “sua” verità, che è diversa dalla verità vera che è quella che ha visto il personale di Polizia Penitenziaria del carcere di Trento impegnato a garantire la partecipazione dei detenuti alle prove dello spettacolo. Forse a Frattini è sfuggito che in un carcere non c’è la libertà di movimento che c’è all’esterno e che quindi è necessario garantire ogni movimento garantendo la sicurezza e l’ordine…. Mi stupisce però che Frattini non abbia mai rappresentato nulla alle Autorità penitenziaria, a cominciare dal Comandante di Reparto, ma ha preferito fare il suo show alla fine dello spettacolo, forse per creare un effetto scenico. Per altro, parla di guardie carcerarie, che esistono solamente nella sua fantasia: se neppure ha capito e compreso che nelle carceri lavorano appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, c’è da stare allegri… Ad ogni modo auspico che la direzione del carcere adotti ogni utile provvedimento teso a tutelare l’immagine del Corpo di Polizia Penitenziaria di Trento, che svolge quotidianamente il servizio con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità in un contesto assai complicato. Ed è per questo che si dovrebbe vergognare per le parole offensive e le illazioni che ha detto contro i nostri Agenti, a cui tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Sappia Emilio Frattini che la Polizia Penitenziaria che lavora nel carcere di TRENTO è formata da persone che nonostante l’insostenibile, pericoloso e stressante lavoro credono nella propria professione, che hanno valori radicati e un forte senso d’identità e d’orgoglio, e che ogni giorno in carcere fanno tutto quanto è nelle loro umane possibilità per gestire gli eventi critici che si verificano ogni giorno. Con buona delle sue assurde, ingrate ed ingiuste illazioni che mi hanno fatto tornare alla mente una frase celebre proprio di Charles Bukowski: Attenti a quelli che cercano continuamente la folla, da soli non sono nessuno….”