Troppe informazioni dai Droni e la Cia chiede aiuto alla TV

Massimo Scambelluri

Troppe le informazioni ricevute dagli aerei droni e i servizi di intelligence americani rischiano di non riuscire nemmeno a visionare la grande massa di dati che questi veicoli raccolgono nelle zone sottoposte a sorveglianza in Afghanistan. Al momento i video vengono esaminati in diretta da un gruppo di giovani analisti della Cia, per riscontri immediatamente percepibili, ma tutta la mole di informazioni, che andrebbe vista ed analizzata da occhi esperti, rischia di non essere mai veramente visionata in profondità. I video in possesso della Cia stanno aumentando a dismisura con l’intensificarsi delle attività di contrasto alla guerriglia talebana. Nel 2009 le ore di filmato scaricate sono state il triplo di quelle del 2007. Ad aggi, con il personale attualmente in forze, sarebbero necessari 24 anni per analizzarli tutti. Per questo il Pentagono ha deciso di correre ai ripari ed ha chiesto aiuto all’industria televisiva perché effettui su questi video un "montaggio" in automatico, quando l’immagine sembrerà significativa. La richiesta è che il drone in volo comunichi direttamente alle truppe a terra eventuali riscontri aerei reputati interessanti, montando in automatico le immagini più significative e trasferendole a terra complete di didascalia, replay e moviola. 500 milioni di dollari il costo previsto del progetto.