Tyco: ricerca evidenzia ruolo cruciale della tecnologia Rfid per l’accuratezza dell’inventario e il commercio unificato

redazione

Tyco Retail Solutions (www.tycoretailsolutions.com), parte di Johnson Controls, ha collaborato con diversi protagonisti del settore per analizzare il valore della tecnologia RFID nell’ambito dell’accuratezza dell’inventario e dell’evasione degli ordini. La ricerca frutto di questa collaborazione ne convalida l’utilizzo come strumento efficace per aumentare precisione e visibilità sull’inventario, nonché per prevenire distorsioni dello stesso, sottolineandone inoltre l’importanza ai fini della realizzazione di un commercio unificato.

Valutazione del problema

Lo studio di IHL Group, Retail’s Inventory Distortion Problem: Sizing it all up evidenzia l’enorme sfida legata alla distorsione dell’inventario globale che si trovano a fronteggiare i retailer odierni. Il problema delle scorte insufficienti o in eccesso, nel suo insieme, costituisce un dilemma da circa 1,1 trilioni di dollari per il settore del retail[1]. A causa di questa situazione, i retailer non possono fidarsi delle quantità segnalate e garantire che le scorte siano disponibili. Per questo motivo non riescono a sfruttare a fondo le opportunità di vendita online e soluzioni innovative come l’acquisto online con prelievo in negozio (BOPIS). Il rischio di una customer experience negativa viene considerato troppo elevato. D’altra parte, anche la perdita media dell’8,7% sul totale delle vendite causata dalla poca accuratezza è un dato che non si può trascurare[2].

 

Classificazione delle esigenze

Nel recente Kurt Salmon RFID in Retail Study, i retailer hanno classificato le principali sfide del settore. In particolare, sono emerse come esigenze principali:

  • Offrire più opzioni di evasione degli ordini agli shopper (55%)
  • Ottenere una migliore visibilità sull’inventario (33%)
  • Aumentare i profitti operativi (30%)[3]

 

La scarsa precisione della visibilità sull’inventario, mette in difficoltà i retailer, che faticano a implementare con successo le iniziative di commercio unificato a causa dell’incapacità di rispondere in modo efficace e conveniente all’esigenza degli acquirenti di “acquistare e ricevere gli articoli ovunque “.

 

Identificazione della soluzione

La chiave per offrire opzioni di evasione ordini diversificate è la visibilità in tempo reale sull’inventario in ogni punto vendita, assicurata dall’implementazione della tecnologia RFID a livello di articolo. L’adozione di questa tecnologia e di processi regolari di conteggio dei cicli di magazzino consentono ai retailer di evitare la distorsione dell’inventario, di aumentarne l’accuratezza fino al 99% e di mantenerla costante al 95-99%[4]. Di conseguenza, il numero maggiore di acquirenti in grado di trovare l’articolo desiderato consente di incrementare le vendite dal 5% al 25%[5].

 

“Dato che i clienti desiderano acquistare dove e quando preferiscono, i retailer devono dare la priorità alla realizzazione di una tecnologia in grado di supportare una strategia di commercio unificato”, spiega Andrea Natale, marketing manager di Tyco Integrated Fire & Security. “Le soluzioni basate su RFID consentono loro di presentare con fiducia indicazioni accurate e in tempo reale delle proprie scorte, in grado di soddisfare le aspettative dei clienti e di ottimizzare i risultati aziendali”.

 

Quantificazione dei vantaggi della tecnologia RFID

I dati RFID a livello di articolo sono i più rilevanti fra quelli a disposizione dei retailer, in quanto consentono di fornire ai clienti informazioni più precise sull’inventario.
Di recente, il Platt Retail Institute ha divulgato risultati dettagliati sui vantaggi quantificabili della tecnologia RFID, elaborati grazie alla collaborazione con Macy’s e all’avanzato programma RFID di questa azienda. Macy’s è da tempo all’avanguardia nell’implementazione di soluzioni RFID a livello di articolo. Si avvale già da molti anni di una soluzione per inventario basata su RFID di Tyco. Questo vasto programma di ricerca ha raccolto dati sull’accuratezza dell’inventario che indicano come Macy’s stesse accumulando variazioni di inventario a un tasso mensile del 4-5% prima di implementare la tecnologia RFID e conteggi dei cicli di magazzino su base mensile. Grazie ai conteggi regolari del ciclo di magazzino realizzati utilizzando le soluzioni RFID, la variazione è stata ridotta a un livello generale del 2-4,5%, con una netta riduzione delle modifiche di prezzo sull’inventario aziendale.
Inoltre, la possibilità di rendere disponibile alla vendita ogni singola unità di merce dotata di tecnologia RFID ha comportato aumenti quantificabili di vendite, unità prelevate ed evasione degli ordini. Questo ha un’importanza cruciale per Macy’s, dato che circa il 20% della merce presente nei punti vendita esiste come unità singola. La società ha inoltre realizzato risparmi apprezzabili sui costi di trasporto, sugli sconti e sui livelli di inventario. Lo studio di Platt descrive nel dettaglio le ricerche per quattro casi unici di utilizzo della tecnologia RFID da parte di Macy’s. Per ciascuno di essi, i punti vendita con soluzione RFID pilota hanno superato nettamente i risultati di quelli privi di soluzione RFID[6].

[1] Retail’s Inventory Distortion Problem: Sizing it all up, IHL Group

[2] Kurt Salmon RFID in Retail Study, 2016

[3] Kurt Salmon RFID in Retail Study, 2016

[4] Retail’s Inventory Distortion Problem: Sizing it all up, IHL Group

[5] Kurt Salmon RFID in Retail Study, 2016

[6] Quantifiable Benefits and Analytical Application of RFID Data 2017, Platt Retail Institute