Verallia e le donne del vetro

Roberto Imbastaro

Oltre un millennio di familiarità con le sue svariate applicazioni possono indurci a pensare di conoscere tutto quel che c’è da sapere sul vetro e sui suoi processi di produzione. Per questo qualcuno potrebbe restare sorpreso scoprendo che nell’industria del vetro, che per tipologia di lavorazioni è considerata un mondo prettamente maschile, c’è spazio e attenzione per le donne.

La conferma arriva da Verallia, terzo produttore globale di packaging in vetro cavo per il food & beverage, che, in linea con il progetto più ampio del Gruppo Saint-Gobain, mirato a superare le disparità in ingresso e nei percorsi di carriera della donna, ha condotto un’indagine interna allo scopo di conoscere il grado di soddisfazione delle dipendenti nei suoi stabilimenti italiani di Lonigo, Dego, Carcare, Gazzo Veronese, Villa Poma e Pescia.

Rispetto agli oltre 1100 dipendenti di Verallia in Italia, la quota rosa oggi è pari al 8,5%: può sembrare un numero esiguo, ma il dato va riconsiderato alla luce del fatto che l’Azienda non ha ancora assunto donne nella categoria operai, che costituisce la maggior parte dell’organico negli stabilimenti” – spiega Marco Ravasi, Amministratore Delegato di Verallia. “La presenza delle donne in Azienda si concentra nelle mansioni medio-alte, con il 23% dei dirigenti, il 30% dei quadri e il 30% degli impiegati. In particolare, all’interno della nostra consociata Ecoglass si registra una presenza femminile estremamente significativa: dei 71 dipendenti, il 39% è donna, di cui, 3 capiturno, 7 impiegate e 18 operaie.”

Questo assetto colloca Verallia oltre la media italiana per quanto riguarda la presenza delle donne nei ruoli dirigenziali del settore privato, attualmente attestata intorno al 14,5% contro il 34% dell’Europa (fonte: dati INPS – Manageritalia, 2014). E in un futuro non lontano, la pattuglia delle donne del vetro potrebbe crescere ulteriormente, considerato che nei programmi del Gruppo Saint Gobain sono presenti impegni in tal senso.

Dalle risposte ai questionari che abbiamo compilato, si evidenzia che siamo soddisfatte  soprattutto della possibilità di una formazione poliedrica, acquisita a contatto con i molteplici risvolti tecnici, organizzativi, commerciali e finanziari di una realtà industriale articolata in Italia su sei siti produttivi, ciascuno con la sua tradizione e specializzazione di eccellenza” – commenta Germana Signa, Direttore Amministrativo di Verallia. “Altri aspetti della vita aziendale che apprezziamo molto sono il nostro coinvolgimento nei processi decisionali e gli investimenti sulle risorse umane, in particolare nella valorizzazione di giovani e neolaureati.”     

Al di là dei questionari, c’è un aspetto che più di altri ha un peso rilevante sul grado di soddisfazione delle donne che lavorano in Verallia, ed è la considerazione che Verallia dimostra per la loro realizzazione non solamente professionale. Un esempio su tutti è il programma di formazione dedicato alle dipendenti che rientrano al lavoro dalla maternità che l’azienda ha avviato dopo un positivo confronto con i sindacati. In aperta contrapposizione al demansionamento e al licenziamento, che ancora oggi nel settore privato sono una pratica aziendale diffusa nei confronti delle lavoratrici tornate dal congedo, Verallia, con questo progetto, vuole aiutare le proprie dipendenti a superare il senso di colpa generato dal distacco dal piccolo e a far combaciare gli orari lavorativi con quelli da neo mamma attraverso un percorso di incontri (individuali e di gruppo) di coaching