Vicenza, detenuto in visita ospedaliera dà in escandescenza e minaccia il personale di Polizia Penitenziaria e i sanitari: contusi 5 poliziotti

redazione

Si sono vissuti momenti di grande tensione, questa mattina, nell’Ospedale di Vicenza.

Colpa e conseguenza della protesta sconsiderata e incomprensibile di un detenuto del carcere di Vicenza, ristretto al regime detentivo di Alta Sicurezza che era stato portato in ospedale per una visita ambulatoriale”, spiegano Giovanni Vona e Luigi Bono, rispettivamente segretario nazionale per il Triveneto e segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo della Categoria. “L’uomo ha posto in essere una serie di atteggiamenti aggressivi contro la scorta della Polizia Penitenziaria e contro i sanitari, non contento di come lo stavano visitando. Sono stati momenti di grande tensione e pericolo, gestiti però con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari, che sono stati anche minacciati insultati e colpiti dal detenuto. L’evento è stato particolarmente critico perché posto in essere in una corsia di ospedale alla presenza di molti ricoverati e familiari ma è stato gestito al meglio dalla Polizia Penitenziaria, che paga pesantemente in termini di stress e operatività questi gravi e continui episodi critici”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà ai poliziotti contusi e denuncia: “Registriamo l’ennesimo episodio di violenza nei confronti di personale appartenente al Corpo in servizio in Veneto. I detenuti evidentemente sono convinti non di essere in carcere a scontare una pena ma in un albergo, dove possono fare ciò che preferiscono… Ed è grave che la recrudescenza degli eventi critici in carcere si è concretizzata proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia PenitenziariaAi colleghi contusi va la nostra vicinanza e solidarietà nonché un ringraziamento particolare per l’intervento che, incuranti di qualsiasi pericolo e nonostante le conseguenze riportate, ha permesso di bloccare il detenuto violento. La situazione nelle nostre carceri resta allarmante e la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. Ma è evidente a tutti che è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziarie”.