Votazione finale per il Decreto Sicurezza

red

Sul decreto sicurezza stamattina proseguirà la discussione degli ordini del giorno e la votazione finale prevista intorno alle ore 12:00 dopo che la Camera aveva ieri votato la fiducia consentendo al Governo di andare avanti sulla strada tracciata compresa la norma più contestata ovvero le impronte digitali per i minori rom. Nessun colpo di scena sia nel dibattito che nella votazione: il provvedimento è blindato e il Governo è sicuro di interpretare le esigenze dei cittadini, come spiega in aula il ministro della Difesa Ignazio La Russa:” I cittadini hanno chiesto una maggiore presenza dello Stato. Questo provvedimento incontra il favore della stragrande maggioranza degli italiani. Noi non vogliamo lungaggini, ma che sia approvato prima delle vacanze". Il ministro della Giustizia Angelino Alfano pone l’accento sulle residue speranze di dialogo sul tema specifico con il PD che “deve staccarsi da un  partito <manettaro> come l’IdV’ di Di Pietro” ed annuncia per settembre una riforma organica della Giustizia. L’ opposizione vota contro con toni e sfumature diverse, salvo i radicali del Pd che si astengono. Antonio Di Pietro non molla invece la presa: “E’ una norma che con la giustizia non c’azzecca, ma c’azzecca invece per Berlusconi e per il suo amico complice Mills”, dice il leader di Idv che parla di “escamotage salva amici del premier”. Pier Ferdinando Casini vota no per lealtà verso gli elettori, ma avverte che nel decreto ci sono molti provvedimenti condivisibili e che non si può fare una efficace lotta alla criminalità con i tagli alle risorse destinate alle forze dell’ ordine. Anche Casini interviene sul tema delle impronte digitali ai bambini rom: “prendiamole a tutti i notri figli”. Tema, questo delle impronte,  che ha impegnato anche il premier Silvio Berlusconi nel suo incontro con il presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso. Barroso, al termine del colloquio, ha dichiarato che esiste una “perfetta collaborazione” tra il governo italiano e l’ Unione Europea e si lavora per trovare una soluzione che sia sicura e compatibile con i diritti e i valori europei. Il presidente del Consiglio Silvio berlusconi ha sottolineato, da parte sua, che il provvedimento tende a favorire l’integrazione dei nomadi. “Noi siamo per la politica dell’ immigrazione e dell’ accoglienza – ha dichiarato berlusconi – e le impronte servono anche a consentire che i bambini rom vadano a scuola come i bambini italiani”.