15.000 chili di cibo scaduto

red

   Si è conclusa con il sequestro di quindici tonnellate di alimenti una vasta operazione della Guardia di Finanza contro la contraffazione nel settore alimentare. Nei 57 controlli operati presso minimarket “etnici”, negozi di alimentari, ristoranti e magazzini all’ingrosso sono stati rinvenuti quintali di carne, pesce, pasta e verdura scaduti o privi di qualsiasi etichetta o documento in grado di attestarne l’origine, in completo dispregio della normativa nazionale e comunitaria che regolamenta il settore. Dieci commercianti sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per frode in commercio e contraffazione; venticinque, invece, le violazioni di carattere amministrativo e sanitario riscontrate. Di particolare rilievo, la scoperta, in provincia di Venezia, di 7.500 kg di pesce surgelato privo di documenti relativi alla tracciabilità del prodotto e il sequestro di un ristorante cinese all’interno del quale sono stati rinvenuti 600 kg di carne con etichetta falsificata e, talvolta, anche scaduta. Nel padovano, invece, le Fiamme Gialle hanno sequestrato oltre 6.000 kg di alimenti vari in pessimo stato di conservazione. I controlli operati da tutti i Reparti del Veneto si inquadrano nell’attività di contrasto alla diffusione dei prodotti recanti il marchio contraffatto del “made in Italy” e a garanzia della reale provenienza degli stessi. Nell’occasione, i militari della Guardia di Finanza hanno avuto modo di applicare le nuove norme in tema di contraffazione introdotte lo scorso luglio che, oltre a inasprire le sanzioni già esistenti, puniscono con la reclusione fino a due anni la contraffazione o l’alterazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine di prodotti agroalimentari nonché la loro detenzione per la vendita.