24.000 scomparsi, aumentano i ritrovamenti

Paola Fusco


Sono 24.111 le persone scomparse e ancora da ritrovare in Italia al 30 settembre di quest’anno: il
dato diffuso oggi dal Viminale è in calo rispetto a quello rilevato alla fine del 2009 (25.134). Sono per questo in aumento i ritrovamenti. ”C’ e’ una tendenziale diminuzione delle persone scomparse – ha spiegato il commissario per le persone scomparse, prefetto Michele Penta – e ancora da rintracciare, ma il fenomeno degli allontanamenti e’ in aumento”. Illustrando i dati della sua relazione semestrale Penta ha sottolineato l’ importanza ” di una denuncia immediata che possa far cominciare subito le ricerche. Altrettanto importante e’ il ritiro della denuncia qualora il congiunto ritornasse a casa”.
L’ aumento dei ritrovamenti negli ultimi mesi (tra il 31 dicembre 2009 e 30 giugno giugno di quest’anno) e’ stato del 12.2%: si tratta di 7.973 persone rintracciate. Non cala invece il numero delle persone che volontariamente, o perche’ vittime di un reato, si allontanano: il totale delle segnalazioni dal 1974 (anno in cui e’ stato istituito il sistema automatizzato interforze) in giugno era 96.739 rispetto ai 90.164 della fine dello scorso anno. La relazione indica complessivamente in 23.766 gli scomparsi ancora da ricercare, di questo il 60%, 14.291 sono stranieri. Le regioni dove il fenomeno assume particolare rilievo sono il Lazio, la Lombardia, la Campania e la Sicilia: le ragioni
sono da ricercare innanzitutto nella maggiore densita’ della popolazione e nell’ elevata presenza di cittadini stranieri. La relazione riporta anche un altro dota sconcertante: sono a 789, al 20 ottobre, le persone trovate morte e alle quali non si e’ potuto dare un nome. Tra questi, ha sottolineato Penta, ” ci sono 134 annegati in mare. Persone alle quali e’ particolarmente difficile poter dare un nome”.