450 attacchi criminali al cibo

Paola Fusco
Il pericolo terrorismo può celarsi nel piatto. Secondo un maxi-studio europeo, coordinato dai ricercatori del Campus Biomedico di Roma, si sono verificati nel mondo almeno 450 attacchi criminali alla filiera alimentare in poco meno di 60 anni. Che sono andati crescendo nel corso degli ultimi anni. Insomma, nell’epoca del terrorismo globale, mentre piu’ spesso ci si interroga sulla sicurezza contro attentati chimici e nucleari, un altro genere di attacchi criminali potrebbe minacciare la tranquillita’ di cittadini e imprese: quelli contro la catena di produzione, fornitura e distribuzione degli alimenti. I risultati del progetto di ricerca europeo ‘ SecuFood’ (Security of European Food Supply Chain) – che verranno presentati nel dettaglio il prossimo 27 aprile a Roma, presso il ministero della Salute – hanno evidenziato i punti deboli del sistema di controllo e prevenzione da attacchi terroristici lungo i circuiti di produzione, fornitura e distribuzione degli alimenti", affermano gli autori in una nota. L’ indagine, co-finanziata dal direttorato generale per la Giustizia, la Liberta’ e la Sicurezza della Commissione europea, e’ stata coordinata da Roberto Setola, Direttore del Laboratorio sistemi complessi e sicurezza dell’ Universita’ Campus Biomedico. Alle ricerche, durate un anno, hanno contribuito anche il Comando carabinieri per la tutela della salute (Nas), l’ Istituto superiore di sanita’ (Iss), la Tecunun dell’ Universita’ di Navarra (Spagna) e la European Business Associates (Eba). Obiettivo: individuare attraverso quali sostanze, in quali fasi produttive e per quali motivi la filiera alimentare puo’ mostrarsi particolarmente fragile.