Accordo anti-inquinamento tra Marina Militare e la Protezione civile

Michele Alfredo Paese

Il disastro ambientale dell’ecosistema marino è davanti agli occhi di tutti e, soprattutto, riguarda la salute di tutti noi. La Protezione Civile, quindi, non poteva trovare partner migliore della Marina Militare per signale un accordo di collaborazione volto allo studio e allo sviluppo di un dispositivo per le bonifiche delle acque marine da rifiuti solidi e liquidi. Firmatari dell’accordo, Franco Gabrielli, Capo del Dipartimento della Protezione Civile, e Giuseppe De Giorgi, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare.

S.A.U.R.O – Sea  Antipollution Unit for Rapid Off-shore drainage, questo il nome del dispositivo – è stato brevettato dal Dipartimento della Protezione Civile ed è stato ideato per contribuire a rendere più semplici le operazioni di recupero di inquinanti e rifiuti dispersi in mare, essendo in grado di separare e recuperare sia rifiuti solidi (plastiche) sia liquidi (oli), anche contemporaneamente.

Marina Militare e Dipartimento della Protezione civile, spinti dal comune interesse per la tutela dell’ambiente marino e la salvaguardia della popolazione, hanno testato il sistema lo scorso 16 dicembre presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare a Roma, utilizzando un modello realizzato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze in scala 1:50 e montato su un modello di nave rimorchiatore della stessa scala, solitamente usato in assistenza alle piattaforme petrolifere.

In quella occasione è stato mostrato come il sistema – piuttosto semplice dal punto di vista tecnologico e realizzabile con costi contenuti – sia molto versatile, tanto da poter essere utilizzato da diversi modelli di nave. Il sistema è in grado di recuperare materiali di varie dimensioni, da particelle sub-millimetriche fino a oggetti misurabili in metri, non solo in superficie ma anche ad alcuni metri di profondità. Può essere utilizzato in condizioni meteomarine avverse e a velocità superiori a quelle dei normali skimmer.

Dipartimento della Protezione Civile e Marina Militare, con l’accordo firmato, si pongono quindi l’obiettivo di individuare le possibili applicazioni per trovare la soluzione più efficace a risolvere un problema, quello dell’inquinamento marino, che ogni giorno mostra le sue negative conseguenze non solo sulla flora e la fauna marina, ma anche, conseguentemente, sulla popolazione.