Gli attraversamenti pedonali delle maggiori città europee “mostrano pericolose lacune” nell’ultima indagine dell’ACI, capofila del progetto europeo per l’analisi della sicurezza dei pedoni. I risultati dello studio sono stati presentati oggi a Verona nella seconda giornata del SISS-Salone Internazionale della Sicurezza Stradale. Insieme ad altri 17 Automobile Club internazionali riuniti nel programma EuroTEST, l’ACI ha esaminato 215 attraversamenti pedonali ad Amsterdam, Barcellona, Berlino, Bruxelles, Copenaghen, Helsinki, Lubiana, Londra, Madrid, Monaco, Oslo, Parigi, Roma, Stoccolma, Vienna, Zagabria e Zurigo. Sei dei dieci migliori attraversamenti pedonali in Europa sono a Londra. Per il resto, il quadro – si legge in una nota dell’Aci – “è sconfortante: paradossalmente la città più pericolosa è Bruxelles, sede delle maggiori istituzioni che definiscono provvedimenti sulla sicurezza stradale a livello internazionale, e 3 dei 20 peggiori attraversamenti sono a Roma. In totale, solo due sono stati valutati ottimi (entrambi a Londra), 116 buoni, 69 hanno raggiunto la sufficienza e 28 sono stati bocciati. Dei 15 attraversamenti esaminati a Roma, 4 sono stati giudicati buoni, 7 sufficienti e 4 insoddisfacenti”. I problemi maggiori per la Capitale riguardano “l’accessibilità e la visibilità delle strisce pedonali”. L’indagine ACI-EuroTEST ha evidenziato due fattori di rischio. “Il primo è la scarsa cultura della sicurezza degli utenti della strada che compromette l’efficienza delle infrastrutture: un’auto parcheggiata male o un motorino sulle strisce nascondono a un conducente il pedone in procinto di attraversare. L’altro fattore è la pericolosità dei semafori pedonali italiani con la luce gialla prolungata: non comunicano adeguatamente il tempo concesso per ultimare l’attraversamento. Meglio un countdown che indichi i secondi per i pedoni”. Questa soluzione è – fra le città analizzate – in fase di sperimentazione soltanto a Copenaghen e a Lubiana. “Oltre 8.000 persone perdono la vita ogni anno in Europa mentre attraversano la strada. Solo in Italia, nel 2007 sono deceduti 627 pedoni e 20.525 sono rimasti feriti. Un pedone su tre muore sulle strisce. Nel nostro Paese le grandi città guidano la graduatoria provinciale per numero di pedoni deceduti. Genova è tra gli ultimi posti con solo due morti, ma è quarta nella classifica dei feriti. “Serve un intervento normativo che innalzi gli standard di sicurezza sulle strade urbane – dichiara il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Enrico Gelpi – prevedendo il diritto di precedenza ai pedoni in procinto di attraversare sulle strisce e fissando una distanza minima tra i veicoli in sosta e gli attraversamenti pedonali. La formazione è fondamentale per una cultura comune della sicurezza stradale. Per questo motivo l’ACI sarà promotore della campagna di sensibilizzazione internazionale “A passo sicuro”, una brochure completa di indicazioni e raccomandazioni per pedoni e automobilisti”.
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