Afghanistan, ordigno contro blindato italiano

red

Un blindato "Lince" in servizio di pattugliamento in Afghanistan è stato colpito dallo scoppio di un ordigno a 5 km a est della base della Task Force Centre di Shindand, a sud di Herat. Illesi i 4 militari a bordo del Lince. Intanto, un commando di quattro talebani, di cui due kamikaze, ha attaccato a Kunduz City la sede della Ong americana Development Alternatives Inc (Dai): almeno otto i morti e una trentina i feriti. "Alle ore 21 locali, un veicolo blindato Lince è rimasto coinvolto nello scoppio di un ordigno avvenuto a 5 km a est della base della Task Force Centre di Shindand, a sud di Herat, in Afghanistan. Illesi i 4 militari a bordo del Lince, che ha resistito alla deflagrazione avvenuta lungo la strada che collega la Ring-Road, l’arteria che attraversa le principali città dell’Afghanistan, al villaggio di Jambaran, nella zona orientale del distretto di Shindand – si legge in un comunicato ufficiale del comando regionale Ovest della missione Isaf. Il veicolo stava svolgendo una pattuglia con un altro Lince e due cingolati Dardo nell’ambito di un’operazione che aveva già portato alla scoperta e alla neutralizzazione di due ordigni rudimentali grazie alla segnalazione della popolazione civile di Adraskan e Shindand. Gli ordigni ritrovati erano stati fatti brillare sul posto dagli specialisti genio in modo da non causare danni alla popolazione civile e all’ambiente circostante". I soldati delle forze di coalizione Isaf della Nato uccisi in Afghanistan hanno superato quota 100 in giugno. Si tratta del bilancio mensile più alto dall’inizio della guerra e si avvicina alle cifre registrate nei mesi più letali del conflitto in Iraq.