Agriturismi: controlli in Umbria per 125 strutture

redazione

Sono finiti nel mirino del Corpo forestale dello Stato gli agriturismi umbri che avevano ottenuto finanziamenti attraverso il Piano di Sviluppo Rurale nel  triennio 2006-2008, erogazioni per ristrutturazioni di immobili a fondo perduto per importi non superiori ai 100.000 euro. Di questi sono 108 gli agriturismi controllati nella provincia di Perugia, 17 quelli nella provincia di Terni e 50 risultano essere le sanzioni amministrative elevate per un totale di 34.000 euro per irregolarità come la mancata esposizione di tariffe e autorizzazioni, il superamento delle capacità recettive, la pubblicità ingannevole. Sotto il profilo penale invece è emersa l’ipotesi di truffa per 8 aziende: alcuni agriturismi infatti dopo la ristrutturazione venivano utilizzati come abitazioni private, in un caso i lavori erano stati già collaudati ma non completati, in altre strutture invece l’attività agrituristica non era mai stata avviata senza rispettare l’impegno decennale che grava sull’immobile ristrutturato.  Sono stati pertanto denunciati per truffa aggravata alle Procure della Repubblica di Terni e Perugia otto titolari di aziende agrituristiche. Ma nel complesso emerge un quadro abbastanza rassicurante. Su un totale di 125 agriturismi controllati sono state rilevate solo 8 sanzioni penali, evidenziando, in generale, un profilo sano dell’attività agrituristica sul territorio preso in esame. Si contano in  Umbria 1700 agriturismi. È la prima regione italiana in quanto a numero di agriturismi per abitanti: 18,2 agriturismi ogni 10.000 abitanti rispetto a una media nazionale di 4 agriturismi ogni 10.000 abitanti. A dipanare la matassa delle indagini sono stati gli agenti dei Nuclei Investigativi Provinciali di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Perugia e Terni.