Aiutare le PMI e puntare sulla sicurezza del cittadino

la redazione

"Contribuire alla normazione tecnica e non subirla” è l’invito da parte dell’UNI e del suo presidente Piero Torretta nei confronti delle imprese italiane e dei consumatori, in occasione del convegno “90 anni di UNI: il futuro della normazione”.“La sostenibilità, la qualità e la sicurezza – ha spiegato Torretta – sono le nostre parole chiave, che possiamo perseguire soltanto attraverso una maggiore partecipazione di tutti gli stakeholders al processo per la definizione delle norme tecniche. Le norme tecniche hanno il vantaggio di essere il frutto di un lavoro condiviso, perché sono l’autoregolamentazione di singoli settori da parte degli stessi operatori ma con la garanzia della volontarietà, la trasparenza, la democraticità e la consensualità. La partecipazione di tutti consente di pervenire a quel mix di contenuti in cui la conoscenza e la tecnologia sono a disposizione di un sistema produttivo frammentato e tendenzialmente mononucleare”.Dopo 90 anni di normazione, gli obiettivi sono ben delineati.SICUREZZAE’ stato appena costituito un Comitato sicurezza sotto la responsabilità di Marco Fabio Sartori presidente INAIL, al quale partecipano rappresentanti della PA, della Produzione, degli Utenti e dei Consumatori, concentrato nei settori della sicurezza del lavoro, domestica e del tempo libero, finanziaria, e del cittadino. Produrre norme tecniche sulla sicurezza del cittadino nel suo rapporto con la PA e sulla sicurezza finanziaria nel rapporto con Banche e assicurazioni, è l’obiettivo primario, ciò che l’UNI vorrebbe realizzare nell’immediato futuro, perché glielo chiedono gli stakeholders stessi. L’UNI intende accelerare i lavori in questi settori, perché sempre più spesso il cittadino è esposto all’aggressività del mondo istituzionale.PMIServe maggiore consapevolezza del ruolo della normazione come strumento di stimolo alla innovazione e dei benefici economici ad essa collegati, perché le norme tecniche contribuiscono alla competitività delle PMI e di tutto il sistema produttivo, che l’ISO ha quantificato sino ad un quarto del tasso di crescita del PIL di una nazione. D’altra parte, il processo normativo rappresenta anche la sede per definire convergenze e compatibilità di interessi, impegni e strategie, attraverso la definizione delle regole di comune interesse, oltre agli standard per disciplinare comportamenti e performance di prodotti e servizi, con cui misurarsi sul mercato.CONSUMATORIRaccogliendo l’invito di una recente risoluzione del Parlamento Europeo, l’UNI intende coinvolgere sempre più i consumatori e gli utenti, con i quali è prevista nei prossimi giorni la sottoscrizione di una convenzione con il CNCU (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti) per meglio definire la partecipazione ai tavoli della normazione nazionale, europea e internazionale.In un secolo di grandi e rapidi cambiamenti occorre ricordare che l’evoluzione deve migliorare le nostre condizioni di vita per un’economia più competitiva, una società più aperta, più inclusiva e più equa.Il messaggio di Torretta è stato ampiamente recepito dai relatori del convegno.In particolare il presidente si è rivolto al Segretario Generale ISO, Rob Steele, concordando sulla “necessità di contribuire con la normazione, al superamento della logica “business for business” per sposare appieno la logica – già presente nei principi costituenti dell’UE – dell’economia sociale di mercato”.Rispondendo invece all’intervento di Giorgio Squinzi, vice presidente di Confindustria che ha posto l’accento sulla competitività in contrasto alle lentezze della burocrazia, Torretta ha spiegato: “La nostra competitività passa attraverso un cambiamento di tutta la società ma prima di tutto della Pubblica Amministrazione. Le norme tecniche offrono tutti gli strumenti per incrementare la competitività delle imprese. La normazione migliora l’efficienza e le PPAA se ne devono servire per prime, abbandonando la logica dell’autoreferenzialità. Le norme per contrastare l’effetto negativo della burocrazia ci sono, devono solo essere applicate e utilizzate come motore di sviluppo”.