A poche ore dall’esplosione verificatasi stamattina presso gli Uffici del Commissariato di P.S. di Andria (BAT), è stato possibile fare chiarezza sull’accaduto. La Polizia di Stato esclude, con certezza, la matrice collegata alla criminalità, anche organizzata, come pure la pista relativa ad un possibile attentato.
L’esplosione che stamattina, intorno alle ore 11,35 si è verificata al piano terra del Commissariato, in prossimità dell’ingresso, è stata infatti provocata dalla deflagrazione di un reperto, sequestrato e custodito nei locali del Commissariato, consistente in un barattolo di conserva di pomodoro con all’interno sali e zucchero.
Il contenuto del manufatto, un falso ordigno non caratterizzato da potenzialità lesiva, ha subito una modificazione chimica, causata all’ossidazione a contatto con il metallo dell’involucro, tale da trasformare i sali in picrato di ammonio, materiale esplodente sensibile ad urti e sfregamenti.
Il manufatto, custodito all’interno dell’Ufficio Reperti, era destinato alla distruzione, anche in coincidenza con la più generale attività di ricognizione e riordino degli uffici reperti della Questura e dei Commissariati disposta recentemente dal Sig. Questore di Bari, Dirigente Generale dott. Carmine Esposito.
Le indagini dovranno chiarire come mai tale materiale repertato si trovasse all’interno del sacco dei rifiuti trasportato dall’addetto alle pulizie rimasto ferito nell’esplosione.
L’uomo, addetto della ditta di pulizia dello stabile del Commissariato, è stato ricoverato dopo l’esplosione presso l’Ospedale di Barletta, con una prognosi di 20 giorni per ipoacusia neurosensoriale, ustioni alla gamba ed al piede sinistro ed abrasioni agli arti.
Anche un dipendente della Polizia Municipale di Andria, presente al momento dei fatti negli Uffici del Commissariato, è rimasto lievemente coinvolto nell’esplosione, con una prognosi di gg. 5 per contusioni.