"E’ tempo che si modifichi il codice penale, introducendo una fattispecie normativa che regoli il reato di omicidio stradale. Siamo convinti che sia necessario fornire ai giudici uno strumento che renda certa la pena nei confronti di chi commette quelli che, in taluni casi, sono dei veri e propri omicidi. Accogliamo, quindi, con grande favore le parole del Ministro Corrado Passera, sull’apertura nel valutare l’introduzione del reato di omicidio stradale all’interno del codice della strada » ha dichiarato Umberto Guidoni, Segretario Generale della Fondazione ANIA.
"Dobbiamo tenere presente che certe condotte di guida sconsiderate causano alcuni tra i più gravi delitti che avvengono oggi sulle nostre strade, come quelle di chi provoca incidenti stradali dopo essersi messo al volante sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l". E’ giusto che, in taluni casi, si configuri l’ipotesi di dolo eventuale del conducente, per la gravità sociale, umana ed etica degli incidenti stradali.
E’ socialmente inaccettabile che episodi di questo genere rimangano impuniti: mettersi alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe significa, infatti, trasformare scientemente l’auto in un’arma impropria, con l’altissima probabilità di uccidere”.