Ania/Provincia di Roma: 35.000 cd per l’esame del patentino

red

La Provincia di Roma e la Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale, nell’ambito del Protocollo d’Intesa per la sicurezza stradale, presentano il progetto ‘Patentino on line‘ che coinvolgerà gli studenti del biennio delle scuole medie superiori di 121 Comuni del territorio, compresa la Capitale. A partire da giovedì 21 gennaio, infatti, in 254 istituti scolastici (162 scuole a Roma, 92 nel resto della provincia) verranno distribuiti 35mila cd-rom – a ragazzi con età compresa tra i 14 e i 16 anni – che consentiranno di prepararsi al meglio per il conseguimento del certificato di idoneità per la guida del ciclomotore, accedendo gratuitamente all’esame.

Questa iniziativa si propone di contrastare il grave fenomeno dell’incidentalità stradale, prima causa di morte tra i giovani. Basti pensare che, solo nel 2008, sono state 4.731 le vittime della strada in Italia; di queste, 493 si sono registrate nella Regione Lazio, 313 in provincia di Roma, 190 sul solo territorio della Capitale.

"Iniziative come questa – dichiara l’Assessore Provinciale alla Mobilità e Trasporti, Amalia Colaceci – vogliono essere un valido strumento per rendere protagonisti i ragazzi nella diffusione e promozione di un messaggio importante come quello della sicurezza stradale. Da sempre siamo convinti che il modo migliore per affrontare questo tema sia quello di parlare direttamente ai ragazzi".

"Il progetto ‘Patentino on line’ – ha dichiarato Sandro Salvati, Presidente della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale – rappresenta un ulteriore passo avanti nella diffusione della cultura della sicurezza sulle strade. Crediamo fortemente che educare i nostri giovani a una guida sicura, a partire dalle due ruote, contribuirà a renderli automobilisti migliori e più prudenti in futuro. L’educazione stradale, a partire dalla giovane età, può rivelarsi determinante per contrastare soprattutto l’incidentalità sul ciclomotore che, nell’ultimo anno in Italia, ha provocato 29.530 feriti e 305 morti. Noi siamo convinti che la formazione dei giovani al rispetto delle regole deve essere un dovere costante di tutti: delle istituzioni pubbliche e private, ma anche degli educatori scolastici e soprattutto dei genitori. Solo così potremo piangere meno lutti e ottenere risultati concreti nella lotta contro la più grave delle tragedie nazionali, i morti e i feriti sulle strade".