Antibracconaggio: salvati 50 tipi di uccelli protetti in Val Venosta

redazione

Due persone denunciate a piede libero per detenzione illegale di specie protette, una cinquantina di uccelli sequestrati e consegnati al Centro Recupero Avifauna di Bolzano. Questo l’esito di un’operazione congiunta condotta dal personale del Corpo forestale dello Stato e del Corpo forestale della Provincia Autonoma di Bolzano in Val Venosta.

            I controlli capillari sono stati eseguiti a  Cornaiano Appiano e Nova Ponente (BZ) a carico di due uomini che detenevano abusivamente esemplari di fringillidi protetti dalle normative che regolano l’attività venatoria.

            Gli esemplari, catturati attraverso attività di uccellagione svolte nelle stagioni autunnale ed invernale, erano stati rinchiusi in voliere abilmente mimetizzate.

            Quattro le gabbie-trappola sequestrate di cui tre in funzione erano state posizionate nei frutteti adiacenti alle abitazioni.

            Lucherini, verdoni, crocieri, organetti, ciuffolotti e verzellini ancestrali sono particolarmente richiesti sul mercato nazionale dagli allevatori amatoriali per l’insanguamento e per il miglioramento genetico dei loro incroci. Tutti gli esemplari erano privi di anello di identificazione FOI.

            I controlli sono scattati al mattino presto e si sono conclusi alle in serata sotto il coordinamento del Pubblico Ministero presso la Procura di Bolzano Luisa Mosna e hanno visto il contributo della sezione locale dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA Italia onlus), i cui esperti, in veste di Ausiliari di Polizia Giudiziaria, hanno provveduto al riconoscimento delle specie sottoposte a sequestro.

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