Aosta, trovati telefoni cellulare in carcere

redazione

Due telefoni cellulari sono stati trovati, in due giorni, all’interno del carcere di Aosta. Ne da notizia Massimo Chiepolo, coordinatore regionale per la Valle d’Aosta del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: “In due giorni (22 e 24 maggio) sono stati trovati ad Aosta due telefonini occultati in altrettante celle del carcere. Grazie alle indagini portate avanti dal personale di Polizia Penitenziaria del Reparto di Aosta è stato possibile individuare e rinvenire gli oggetti non consentiti. Resta dunque sempre alta la professionalità del nostro personale di Polizia penitenziaria che, seppur lavori senza strumenti adeguati, riesce sempre e comunquea compiere il proprio dovere in modo esemplare. Ma il SAPPE rinnova alle Autorità nazionali e regionali dell’Amministrazione Penitenziaria l’appello di essere dotato di idonee strumentazioni per schermare anche il carcere di Aosta all’uso di smartphone e telefoni cellulari”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, mette ancora una volta sotto accusa il sistema della “vigilanza dinamica”: “Queste sono le ennesime conseguenze di una sorveglianza ridotta in conseguenza della cervellotica vigilanza dinamica. Ricordo a me stesso che da anni il SAPPE sollecita il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ad adottare interventi concreti per impedire l’uso di cellulari indebitamente introdotti in carcere come, ad esempio, la dotazione ai Reparti di Polizia Penitenziaria di adeguata strumentazione tecnologica per contrastare l’indebito uso di telefoni cellulari o altra strumentazione elettronica da parte dei detenuti nei penitenziari italiani,. Si fa poco e nulla, invece!”.
“A nostro avviso- conclude il leader dei Baschi Azzurri – appaiono pertanto indispensabili, nei penitenziari per adulti e per minori, interventi immediati compresa la possibilità di “schermare” gli istituti penitenziari al fine di neutralizzare la possibilità di utilizzo di qualsiasi mezzo di comunicazione non consentito e quella di dotare tutti i reparti di Polizia Penitenziaria di appositi rilevatori di telefoni cellulari per ristabilire serenità lavorativa ed efficienza istituzionale, anche attraverso adeguati ed urgenti stanziamenti finanziari. Ora sembra che finalmente il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dopo le nostre costanti e continue sollecitazioni, ha inteso acquistare la strumentazione richiesta, che auspico venga assegnato anche al Reparto di Polizia Penitenziaria del carcere di Aosta”.