Arca Noè: trasferiti dalla Sardegna animali pericolosi detenuti illegalmente

redazione

Sei leopardi tra cui una giovane pantera nera, un maschio adulto di tigre e alcune scimmiette, tutti detenuti in condizioni non idonee ad assicurare la sicurezza per la pubblica incolumità presso uno zoo abusivo sardo, sono stati sedati, ingabbiati uno ad uno e trasportati con uno speciale “Rescue Animal Truck” dal Corpo forestale dello Stato, nel corso di una delicata operazione che ha visto l’imbarco di tutto il convoglio su un traghetto di linea alla volta di Piombino. 

L’’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Cagliari è stata condotta dal Servizio CITES Centrale del Corpo forestale dello Stato, un nucleo specializzato nella corretta applicazione della normativa sul commercio e la detenzione di specie esotiche e pericolose ed è stata svolta in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo del Tribunale di Cagliari.

Il sequestro e il trasporto eccezionale sono solo la fase conclusiva di un’operazione iniziata alcune settimane fa a seguito di un controllo effettuato da parte del personale della Forestale presso la struttura zoologica. A  fronte dell’assenza delle prescritte autorizzazioni per la detenzione di animali pericolosi gli uomini del Servizio CITES Centrale hanno segnalato quanto emerso dagli accertamenti all’Autorità Giudiziaria competente.

Gli animali, già oggetto di un precedente sequestro amministrativo operato sempre dal Servizio CITES, sono stati trasportati con un unico convoglio, e hanno lasciato l’isola, oggi, per trovare una nuova dimora in altre strutture idonee di detenzione nel continente.

Tale misura si è ritenuta necessaria anche al fine di prevenire ulteriori incidenti dopo quello accaduto nel mese di Giugno, che ha visto come protagonista proprio uno dei leopardi fuggito dallo zoo abusivo e aggiratosi pericolosamente di notte per le campagne di Guspini (VS), prima di essere catturato solo dopo diverse ore. Gli esemplari sequestrati troveranno nuova sistemazione in uno zoo vicino Padova, in uno zoo romagnolo e in un centro di recupero di Roma sull’Appia Antica.

Proficua la collaborazione fornita dall’Associazione animalista “Salviamo gli orsi della Luna” che ha efficacemente supportato il lavoro degli specialisti della CITES soprattutto per l’individuazione di una nuova sistemazione per gli animali.

L’’operazione si inserisce nella complessa azione di vigilanza e controllo sugli zoo italiani che vede da tempo impegnata la Forestale e che, in applicazione di una direttiva europea mira ad elevare lo standard qualitativo dei giardini zoologici ed acquari italiani.

L’’obiettivo principale è quello di tutelare il benessere degli animali, la sicurezza degli operatori e del pubblico, assicurando al contempo lo svolgimento di adeguati programmi di ricerca, conservazione delle specie ed educazione ambientale, finalità uniche per le quali la detenzione di animali negli zoo può ancora essere consentita.