“Dilettanti allo sbaraglio. Questo viene da pensare leggendo certe ipotesi sulla sicurezza che si affacciano disinvoltamente in Parlamento e delegittimano le Forze di polizia dello Stato”. Lo
sostiene in una nota l’A.N.F.P. – Associazionale Nazionale Funzionari di Polizia – per manifestare la propria opposizione a un emendamento sulle ronde presentato al Senato. “Il presidio del territorio da parte di associazioni private tra cittadini previsto da un emendamento recentemente presentato al pacchetto sicurezza e il rapporto privilegiato con "gli organi di polizia locale" – si legge nel testo – restituiscono un quadro prognostico sconfortante, che fa arretrare la memoria all’Italia dei tempi della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale o a quella dei Bravi di manzoniana memoria”. In particolare l’associazione teme che tali ipotesi allo studio del Parlamento possano, se mutate in legge, legittimare sul territorio le azioni incontrollabili e pericolose di associazioni mafiose e camorristiche, o di squadracce di esaltati. Ma “Il tentativo strisciante di legittimare le ronde rendendole braccio armato degli organi di polizia locale per il presidio del territorio – aggiunge l’Anfp – è frutto di una scarsa ponderazione sui reali problemi del Paese, anche nel caso in cui si ipotizzi che i componenti delle associazioni coinvolte nelle ronde siano tutte persone affidabili. Esporre a rischi persone non preparate e addestrate, infatti, significa solo doversi rassegnare a nuove
occasioni per fatti di violenza e sangue che, invece, dovrebbero essere attentamente prevenuti e combattuti”.