Avira, società tedesca leader nella sicurezza informatica, è da sempre attenta alle tematiche all’ordine del giorno relative alle ultime minacce che possono insidiare la tranquillità degli utenti.
Quello che molte persone non sanno è che anche i dispositivi più impensabili possono comportare problemi di sicurezza e privacy.
Per farti un esempio, i termostati intelligenti sono ai primi posti in molte liste di acquisti indispensabili per le case connesse. Dopotutto, chi non vorrebbe i vantaggi economici e di efficienza energetica di un dispositivo programmabile senza dover impazzire con l’installazione? Ma hai mai considerato quali problemi di sicurezza e privacy potrebbe comportare?
I termostati intelligenti stanno diventando sempre più popolari: secondo un sondaggio di Realtor.com, sono uno degli elementi più importanti in una casa intelligente, con un indice di gradimento del 45%, appena un punto dietro al fattore sicurezza. Sempre più persone li installano in casa. Nell’Ue si prevede un’impennata nel numero di questi dispositivi: dagli appena 4 milioni del 2017 ai 22 milioni entro il 2020. Il balzo previsto negli Stati Uniti è ancora maggiore: da 12 milioni a 33 milioni nello stesso periodo, secondo i dati di Statista.
La comodità può però essere anche un rischio. Un dispositivo online che regola automaticamente riscaldamento e raffreddamento è un problema di sicurezza per esperti e utenti comuni. Come minimo, quel termostato intelligente sa quando sei casa o quando sei fuori. Probabilmente sa anche molto di più: forse quante persone sono a casa, dove ti trovi, il nome e le password della rete Wi-Fi domestica e perfino la posizione precisa dell’abitazione.
Molti tipi di dispositivi intelligenti sono stati attaccati da hacker e infettati: alcuni sono stati bloccati permanentemente, altri sono stati arruolati in un esercito di botnet, contribuendo così a inondare Internet di spam, malware e altro ancora.