Bentornata Lince!

Angela Caputo

Le linci sono felini molto rari sulle Alpi e si stama che non ve ne siano che una decina di esemplari. Per questo ha particolare rilevanza la giovane coppia di esemplari di lince euroasiatica liberata nei giorni scorsi dal Corpo forestale dello Stato nella Foresta di Tarvisio. I due esemplari, provenienti dalla Svizzera, sono un maschio e femmina di 4-5 anni muniti di radiocollare. Il rilascio dei due esemplari è avvenuto nell’ambito del progetto ULyCA (Urgent Lynx Conservation Action) attraverso il quale vengono poste in atto misure urgenti per la conservazione della lince eurasiatica (Lynx lynx) nelle Alpi Sud-orientali.

Le linci si trovano nella Foresta di Tarvisio, che si estende per 24mila ettari tra Alpi Giulie e Carniche, al confine con Austria e Slovenia, ed é gestita dal Corpo forestale dello Stato.

Il monitoraggio della specie in questi ultimi anni ha confermato quanto evidenziato dal rapporto inoltrato all’Unione Europea dal Ministero dell’Ambiente e dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) dove si definisce “cattivo” lo status di conservazione della specie, attribuendogli un trend in peggioramento. Per queste premesse il progetto è stato giudicato “urgente”  ed è mirato a rinforzare numericamente ma soprattutto geneticamente il nucleo di linci del Tarvisiano, dal momento che una delle cause principali del loro accelerato declino è rappresentata dalla mancanza di variabilità genetica e dalla conseguente perdita del tasso di fertilità.

Le prossime azioni toccano alla Slovenia, paese che ospita la popolazione “sorgente”, anch’essa in grave declino.

Le due linci liberate provengono dalla Catena del Giura in Svizzera, dove vivono esemplari che geneticamente sono particolarmente idonei a rinvigorire il nostro nucleo. Sono un dono dell’Ufficio Federale per l’Ambiente della Confederazione Elvetica e sono state portate nella Foresta di Tarvisio, dove inizialmente sono state collocate in un recinto di acclimatamento, al termine di una complessa operazione di cattura e trasporto.

Dopo tre settimane di cattività sono state liberate nei giorni scorsi davanti agli sguardi carichi d’emozione degli addetti ai lavori, dei collaboratori del progetto e delle autorità presenti.

Si tratta di un evento naturalistico di grande importanza che segna la storia della conservazione della fauna nel nostro Paese.