Reazioni indignate al danneggiamento delle statue di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino avvenuto venerdì a Palermo. "Le statue di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino saranno ricostruite subito e più belle di prima afferma il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo – e l’amministrazione è pronta a fare la propria parte per rendere il doveroso omaggio ai due magistrati caduti nella lotta alla mafia”. Continuano intanto le indagini dei Carabinieri che stanno visionando i filmati girati dagli apparati di sorveglianza dei tanti negozi della zona nella speranza di individuare particolari utili per risalire ai responsabili. L’episodio, avvenuto a due giorni dall’anniversario della strage di via D’ Amelio, ha suscitato anche l’indignazione del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Nessun testimone oculare, però, si è presentato alle forze dell’ordine. Forse perché il danneggiamento è avvenuto in ore antelucane, ma non è comunque un buon segnale. Così come non lo è la scarsa partecipazione alla marcia delle “agende rosse”, il movimento che fa capo a Salvatore Borsellino, fratello del giudice. Questa mattina solo poco meno di un centinaio di persone sta manifestando per ricordare la sparizione della famosa “agenda rossa” di Paolo Borsellino, misteriosamente sparita dopo l’eccidio di via D’Amelio. Secondo Salvatore Borsellino, il fratello Paolo avrebbe annotato nell’agenda alcune note importanti sulla “trattativa” tra Stato e mafia.