Bug Bounty o Penetration Test? Guida alla sicurezza informatica per CIO e CISO

A cura del Cyber Security Team di Axitea

Nel panorama odierno della sicurezza informatica, è fondamentale per ogni organizzazione, indipendentemente dalle dimensioni, mantenere una postura di sicurezza robusta. Due approcci comunemente adottati per identificare e mitigare le vulnerabilità sono Penetration Test e Bug Bounty.

Entrambi hanno l’obiettivo di trovare e correggere falle nella sicurezza, ma si differenziano significativamente in termini di metodologia, durata e applicazione. Quali sono queste differenze e quale approccio può essere più adatto alle esigenze specifiche di un’azienda?

Penetration Test: l’attacco simulato

Il Penetration Test, o Pentest, è un’analisi sistematica della sicurezza di un sistema informatico eseguita da esperti di cyber security. L’obiettivo è simulare un attacco hacker per identificare vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate da attori malintenzionati e correggerle preventivamente. È possibile offrirlo in modalità differenti:

  • Modalità One Shot: un singolo intervento mirato che fornisce una valutazione dettagliata delle vulnerabilità presenti in un dato momento;
  • Modalità Continuativa: un servizio periodico che offre una protezione costante e aggiornamenti regolari sulla sicurezza, assicurando che le nuove vulnerabilità vengano identificate e risolte tempestivamente.

Bug Bounty: la caccia al tesoro digitale

Il Bug Bounty, invece, è un programma in cui ethical hacker, ovvero hacker etici certificati, sono incentivati a trovare e riportare vulnerabilità nei sistemi di un’organizzazione. Questi programmi possono essere pubblici o privati:

  • Bug Bounty Pubblico: aperto a tutti gli ethical hacker. Anche se questo approccio può portare a una grande quantità di segnalazioni, comporta un rischio maggiore in termini di gestione delle informazioni sensibili.
  • Bug Bounty Privato: limitato a una cerchia ristretta di ethical hacker certificati. Questa soluzione è preferibile poiché offre un controllo maggiore sulla qualità delle segnalazioni e sulla gestione delle informazioni riservate.

I programmi di Bug Bounty hanno una durata prestabilita, che può variare da mesi a anni, e consentono un monitoraggio continuo delle vulnerabilità da parte di una comunità di esperti.

Gli ethical hacker che identificano e comunicano la scoperta di vulnerabilità vengono ricompensati economicamente per l’effort, secondo premi, o “bounty”, prestabiliti sulla base della criticità e impatto di ciascuna tipologia di vulnerabilità.

Differenze Chiave tra Penetration Test e Bug Bounty

  1. Durata e Continuità: il Penetration Test può essere un intervento puntuale o periodico, mentre il Bug Bounty è un programma continuo che dura per un periodo specifico.
  2. Ampiezza dell’Analisi: il Penetration Test è condotto da un team selezionato di esperti che esegue un’analisi approfondita e mirata. Il Bug Bounty sfrutta una vasta comunità di hacker, offrendo una varietà di prospettive e approcci.
  3. Gestione delle Vulnerabilità: nel Penetration Test, le vulnerabilità sono identificate e riportate da un team controllato, garantendo una gestione strutturata delle segnalazioni. Nel Bug Bounty, il volume e la qualità delle segnalazioni possono variare significativamente.
  4. Scopo: i Penetration Test sono spesso utilizzati per conformità e audit di sicurezza, mentre i Bug Bounty sono più flessibili e orientati alla scoperta continua di nuove vulnerabilità.

Adversary Simulation: un approccio complementare

Un’altra metodologia rilevante è la simulazione di un avversario (Adversary Simulationche mira a replicare le tattiche, tecniche e procedure (TTP) di attaccanti reali, spesso gruppi APT (Advanced Persistent Threats). Questo approccio è più complesso e coinvolge scenari di attacco realistici per valutare le capacità di rilevamento e risposta dell’organizzazione. La simulazione di avversario si distingue sia dal Penetration Test che dal Bug Bounty per la sua enfasi sulla realistica simulazione di attacchi avanzati e persistenti.

Affidarsi a un security service provider è cruciale per ottenere il massimo beneficio da questi servizi, valutandone con attenzione le caratteristiche attraverso tutte le fasi del processo:

  • valutazione iniziale: aiuta a determinare quale metodologia è più adatta vostre esigenze specifiche di ciascuna azienda;
  • implementazione e monitoraggio: accompagna l’organizzazione durante l’intero ciclo di vita del servizio, garantendo una gestione efficace e tempestiva delle vulnerabilità identificate;
    • mitigazione e contromisure: supporta nell’identificazione e nell’implementazione delle contromisure necessarie per mitigare i rischi, rafforzando la postura di sicurezza dell’organizzazione.

La scelta ideale

Sia il Penetration Test che il Bug Bounty offrono approcci distinti ma complementari per migliorare la sicurezza informatica.

La scelta tra i due dipende dalle esigenze specifiche di un’organizzazione, dalla necessità di continuità e dalla gestione delle vulnerabilità. Essere supportati da un partner esperto può fare la differenza, fornendo non solo la competenza tecnica necessaria, ma anche una guida strategica per affrontare le sfide della sicurezza informatica in modo efficace e proattivo.