Si è aperto questa mattina a Lucca il seminario internazionale conclusivo di un progetto per la sicurezza dei grandi eventi che ha preso a modello il sistema adottato nella finale di Champions League di Roma, nell’ambito del progetto EU-SEC II, finanziata dalla Commissione Europea. Il progetto, di respiro europeo, mira a costruire la “Casa Europea” dei grandi eventi; un contenitore di migliori pratiche e ricerche a disposizione degli Stati Europei che organizzano eventi di particolare rilievo. Ad aprire i lavori il direttore dell’ufficio Ordine pubblico del Dipartimento della P.S., Raffaele Aiello, e il capo del laboratorio dell’Unicri sulla governance della sicurezza e l’antiterrorismo, Francesco Cappè, alla presenza dei 26 delegati intervenuti in rappresentanza di 17 Paesi dell’Unione e della Commissione Europea. Nel corso dei lavori sono stati presentati, attraverso un documentario realizzato in collaborazione con il servizio di psicologia della direzione centrale di sanità della Polizia, i risultati del “Progetto Champions” Roma 2009 voluto dal capo della Polizia Antonio Manganelli insieme al direttore Unicri Sandro Calvani e coordinato dal responsabile della sicurezza della finale di Champions Roberto Massucci. I convenuti hanno unanimemente sottolineato il successo raggiunto dal sistema italiano in occasione della finale di Champions League di Roma quando oltre 50.000 tifosi spagnoli e inglesi hanno trascorso due giorni nella Capitale, potendo contare su servizi efficienti e un’accoglienza adeguata. Molto apprezzati i servizi di ordine pubblico pianificati dal Questore di Roma, discreti ed efficaci, che hanno completato il piano di sicurezza integrato che ha trovato proprio nella condivisione degli obiettivi il punto di forza. I delegati, infatti, hanno evidenziato come la responsabilità della sicurezza di un grande evento debba essere condivisa sia con le componenti internazionali che con le amministrazioni a vario titolo coinvolte. La finale di Roma è stato un successo di squadra, reso efficace da FIGC, CONI, Comune di Roma, Aeroporti di Roma, Forze di Polizia e Vigili Urbani, e da oggi, sarà una best practice a disposizione dei Paesi che in futuro ospiteranno manifestazioni similari nell’ambito della “Casa Europea” dei grandi eventi.
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