Camera, Ddl apre Polizia giudiziaria a Forestali

Paola Fusco

 Nel ddl che punta a rafforzare la competitività del settore agroalimentare, appena licenziato dalla commissione Agricoltura della Camera, si prevede la presenza obbligatoria del Corpo forestale dello Stato nelle squadre di polizia giudiziaria per fare indagini su ogni tipo di reato. La misura, però, viene aspramente criticata dalla commissione Giustizia che da’ parere favorevole al provvedimento purché si elimini questa disposizione. “Ricordato che attualmente il personale del corpo forestale ha già la qualifica di polizia giudiziaria e pertanto può essere applicato presso la varie sezioni in tutti quei casi in cui le indagini abbiamo ad oggetto reati che ledono interessi tutelati proprio dal corpo forestale”, scrive il relatore del parere al ddl Manlio Contento (Pdl), si nota però che non sussiste ”una ragione obiettiva per estendere ulteriormente ad altri corpi dello Stato la legittimazione a essere componenti delle sezioni di polizia giudiziaria per qualsiasi reato che sia oggetto di indagine”. E il parere favorevole, ma con questa condizione, passa in commissione Giustizia con voto-bipartisan. Insomma, sintetizza il capogruppo del Pd in commissione giustizia della Camera, Donatella Ferranti, “non si può pensare di allargare in questo modo le sezioni di polizia giudiziaria (delle forze dell’ordine, cioè, alle dipendenze del Pm) inserendo una norma del genere in un disegno di legge che riguarda l’agricoltura. E, peraltro, senza avvertire nessuno della nostra commissione”. Sempre nello stesso provvedimento si prevede anche che tale allargamento delle sezioni di polizia giudiziaria ai corpi forestali regionali o provinciali avvenga nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e Bolzano. “Si è voluto inserire anche questa norma nel testo – prosegue Ferranti – ma senza che ci sia stata prima un’intesa tra lo Stato, le regioni o la provincia autonoma. Queste due norme a nostro avviso, ma anche secondo numerosi esponenti della maggioranza in commissione – conclude – dovrebbero essere eliminate dal disegno di legge”.