“La partecipazione a questo mondiale così lontano, difficile e per certi versi anche complicato era subordinata alla competitività degli equipaggi per cui, ad inizio d’anno, abbiamo dovuto dare un’impostazione particolare alla squadra junior. I risultati e, nel complesso, il comportamento di tutta la compagine dimostra di aver centrato l’obiettivo”. Con queste parole il Direttore Tecnico della nazionale italiana, Francesco Cattaneo, presente a Tokyo per sopralluoghi in vista della partecipazione olimpica e paralimpica del prossimo anno, ha commentato le 7 medaglie vinte (1 oro – 3 argenti – 3 bronzi) che attestano l’Italia, nel medagliere per nazione, al terzo posto dietro alla Germania (5-3-4) e alla Cina (2-3-1) ed al secondo posto per numero di medaglie vinte: Germania 12, Italia 7 e Cina 6. Una nazionale che ha iscritto 11 equipaggi e ne ha piazzati 10 in finale e di questi sette sono andati in medaglia per un totale di 21 atleti saliti sul podio (le ragazze dell’otto hanno fatto doppia gara).
A vincere la medaglia d’oro è stato il quattro con femminile, di Bianca Saffirio, Beatrice Giuliani, Lucrezia Baudino, Clara Massaria e Giulia Magdalena Clerici al timone, che hanno dominato la gara dall’inizio alla fine mettendo in fila, con un buon finale, la Cina, seconda, e la Germania, terza. Argento, sempre nelle donne, per il quattro senza di Lucia Rebuffo, Serena Mossi, Nadine Agyemang-Heard e Arianna Passini che, dopo una regata che le ha viste lottare contro Germania e Cina per tutti i duemila metri, sul finale sono riuscite a superare la barca tedesca piazzandosi alle spalle della Cina che ha vinto l’oro. Negli uomini, invece, argento per il due senza di Achille Benazzo e Alessandro Bonamoneta, autori di una bella gara di attacco per contenere la Romania e la Germania. Sul finale i due azzurri non sono riusciti a difendere la prima posizione dagli attacchi della barca rumena, ma si sono lasciati alle spalle i tedeschi. Rabbiosa, invece, la gara del quattro di coppia maschile, di Lorenzo Manigrasso, Leonardo Tedoldi, Jacopo Mascitelli e Edoardo Rocchi, che, dopo aver tenuto testa alla Germania per oltre metà gara, sul finale sono stati sopravanzati dagli avversari tenendo però a bada la Russia riemersa dalle retrovie e conquistando il terzo argento per i colori azzurri.
Le tre medaglie di bronzo arrivano, invece, una dall’otto femminile, formato dalle ragazze del quattro con e del quattro senza, che hanno dimostrato carattere e audacia nell’attaccare nei secondi mille la Germania e gli Stati Uniti, fino a fiaccare la resistenza della barca statunitense e portarsi a ridosso della Germania, seconda, e della Cina, prima. Le altre due sono opera del doppio, di Matteo Sartori e Nicolo` Carucci, i quali dopo una partenza veloce che li ha portati anche ad essere primi, nella seconda parte di gara si sono piegati all’Australia, prima, e alla Germania, seconda a mezza barca dall’Italia. Bronzo, infine, per il quattro senza di Alessandro Gardino, Emilio Pappalettera, Giorgio Battigaglia e Simone Fasoli. Una formazione che è rimasta invischiata inizialmente nelle retrovie, ma durante il percorso è riuscita a risalire e, dopo aver superato la Romania, si è piazzata terza alle spalle di Gran Bretagna seconda e Germania, prima. Le altre tre barche finaliste si sono piazzate: il singolo maschile di Gennaro Di Mauro quarto, il due senza femminile di Matilde Barison e Greta Schwartz quinto, e il quattro di coppia femminile di Alice Ramella, Giulia Magdalena Clerici, Laura Pagnoncelli e Ilaria Corazza sesto.