Il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ha firmato ieri un protocollo d’intesa con i sindacati per la lotta al lavoro nero e la sicurezza nei cantieri. L’accordo coinvolge anche Inps, Inail e detta delle linee di comportamento che, se rispettate, assicurano non solo la presenza sul territorio di aziende in regola, ma anche un punto a favore della lotta alle irregolarità e al lavoro nero e va a tutto vantaggio della sicurezza e della salute dei lavoratori. L’accordo specifica alcuni punti fondamentali e obblighi da seguire che riguardano le aziende coinvolte negli appalti: l’aumento dei controlli su tutti i lavori aggiudicati con ribassi che superino la normale media delle altre offerte presentate, l’obbligo di munire ogni lavoratore del tesserino di riconoscimento per l’ingresso nel cantiere e il pagamento del subappaltatore da parte del committente, l’obbligo di comunicare tutti gli accordi dell’appalto, dall’incidenza della manodopera all’importo complessivo, obbligo ovviamente a carico dell’impresa appaltatrice, l’obbligo da parte dell’impresa concorrente di effettuare tutti i sopralluoghi necessari presso l’area interessata e garantire nei cantieri di lavoro la presenza costante delle figure preposte al controllo e dei responsabili per la sicurezza. In generale si tratta di rafforzare concetti già esistenti e renderli obbligatori al fine di spingere tutte le aziende a seguire i canoni della sicurezza per la tutela e la salute dei lavorati all’interno dei cantieri edili. Così commenta Roberto Cellini segretario della Fillea Cgil Roma e Lazio: “Gli elementi principali di novità attengono proprio a quest’ultima clausola, perché salta il rapporto economico appaltatore-subappaltatore che spesso genera ulteriori ribassi e irregolarità. Inoltre prevediamo che nella scelta della ditta vengano valorizzate le imprese più virtuose che hanno dimostrato di avere rapporti di lavoro regolari“.