Carceri, domani a Roma il bicentenario del Corpo di Polizia Penitenziaria con Mattarella, ma protestano i sindacati

redazione

Torna l’affollamento nelle carceri italiane. Oggi, nelle 190 prigioni del Paese, sono presenti 57.393 detenuti, quasi 20mila dei quali sono gli stranieri, e gli eventi critici tra le sbarre (atti di autolesionismo, risse, colluttazioni, ferimenti, tentati suicidi, aggressioni ai poliziotti penitenziari) si verificano quotidianamente con una spaventosa ciclicità. I suicidi in cella, poi, sono stati oltre 40 dall’inizio dell’anno, cifra mai raggiunta prima dalla nascita della Repubblica.
Domani, martedì 19 settembre 2017, si celebrerà a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Bicentenario del Corpo di Polizia Penitenziaria, celebrazione che sarà però boicottata da tutti i Sindacati del Corpo, che hanno preannunciato una rumorosa manifestazione davanti alla Camera dei Deputati.
Spiega Donato Capece, segretario generale SAPPE: “Confluiranno a Roma poliziotti penitenziari provenienti da tutta Italia, che saranno in piazza Montecitorio a gridare la loro protesta. Il sistema penitenziario, per adulti e minori, si sta sgretolando ogni giorno di più. Vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto, fortemente voluti da questo Governo con il Ministro della Giustizia Orlando e da questa Amministrazione Penitenziaria retta da Santi Consolo, hanno dato il colpo finale alle politiche di sicurezza interna alle carceri. Ogni giorno registriamo aggressioni ai poliziotti, risse, colluttazioni, ferimenti, atti di autolesionismo e tentati suicidi. I suicidi, poi, sono a cifre spaventose: oltre 40 detenuti dall’inizio dell’anno. Ma allarma anche il dato riferito ai suicidi di poliziotti, due nell’ultima settimana”.
Netta è la denuncia del SAPPE: “Da tempo il SAPPE denuncia da tempo che la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto, l’aver tolto le sentinelle della Polizia Penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta delle carceri, la mancanza di personale – servono almeno 8.000 nuovi Agenti rispetto alle reali necessità., ma sono state autorizzate recentemente solamente 305 nuove assunzioni… -, il mancato finanziamento per i servizi anti intrusione e anti scavalcamento. Denunceremo con forza, davanti al Parlamento, che i vertici del Ministero della Giustizia e dell’Amministrazione Penitenziaria hanno smantellato le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali, con detenuti di 25 anni che incomprensibilmente continuano a stare ristretti in carceri minorili. Mancano Agenti di Polizia Penitenziaria e coloro hanno la responsabilità di guidare il Ministero della Giustizia e l’Amministrazione Penitenziaria si dovrebbero dimettere dopo tutti questi fallimenti. E se non accadono più tragedie più tragedie di quel che già avvengono è solamente grazie agli eroici poliziotti penitenziari, a cui va il nostro ringraziamento. Le responsabilità dello sfascio delle carceri italiani sono ben precise. Per denunciare tutto questo, domani martedì 19 settembre 2017 saremo, tutti uniti, a denunciare l’invivibilità delle carceri italiane.”.
Appuntamento alle ore 9.30 in piazza Montecitorio.