Carceri, emergenza continua

Roberto Imbastaro

Ancora alta tensione nelle carceri italiane, con Agenti di Polizia Penitenziaria aggrediti a Vigevano, Frosinone e Padova: in quest’ultime due strutture, si sono contate più aggressioni in meno di 24 ore. E il SAPPE pensa ad una manifestazione nazionale dei Baschi Azzurri.

“Altro che dichiarazioni tranquillizzanti, altro che situazione tornata alla normalità. I numeri dei detenuti in Italia sarà pure calato, ma le aggressioni, le colluttazioni e i ferimenti si verificano costantemente, con poliziotti feriti e celle devastate. Il ministro della Giustizia Orlando ed il Capo dell’Amministrazione Penitenziaria Consolo adotti con tempestività urgenti provvedimenti, a cominciare dalla sospensione della vigilanza dinamica delle sezioni detentive, provvedimento che ha favorito e favorisce questa ignobile e ingiustificata violenza facendo stare i detenuti fuori delle celle a non fare nulla tutto il giorno”.

Così Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo della Categoria, commenta i gravi fatti di violenza accaduti in diversi carceri italiani nelle ultime ore.

“Non si è ancora spento l’eco dei gravi episodi accaduti nella Casa di Reclusione di Padova, dove alcuni poliziotti sono stati aggrediti mentre detenuti arabi inneggiavano ad Allah e all’Isis, il gruppo islamista tristemente noto, che altre aggressioni e ferimenti si sono contate nelle carceri. Una proprio a Padova, poche ore dopo i gravi fatti citati. Poi a Vigevano, dove un detenuto marocchino di 24 anni si è prima cosparso il corpo delle sue feci, ha poi sfasciato tutto ciò che aveva in cella ed ha poi fratturato la mano ad uno degli agenti intervenuti per contenere la furia ingiustificata del ristretto. A Frosinone, a meno di 24 ore da un’altra aggressione a 2 Assistenti Capo dei Baschi Azzurri, nella sezione in cui è stato disposto il regime penitenziario aperto – cioè con meno sorveglianza di agenti – un detenuto ha chiesto  un colloquio con l’educatrice: nonostante le rassicurazioni dell’agente di sezione (che l’avrebbe fatto al più presto, e quindi l’indomani) ha iniziato ad insultare e minacciare l’Assistente capo per poi scagliarsi contro di lui e gli altri colleghi intervenuti per riportarlo alla calma. Risultato? Calci e pugni ai poliziotti e un Agente ferito con distorsione alla mano destra. Tutta questa violenza è inaccettabile. Servono adeguati ed urgenti provvedimenti per tutelare l’incolumità personale dei nostri eroici poliziotti penitenziari, che nonostante tutto sono riusciti, a Vigevano, Frosinone, Padova, a scongiurare più gravi conseguenze sotto il profilo della sicurezza interna del carcere”.

Capece sollecita Ministro e Capo DAP ad intervenire: “Padova, Saluzzo, Frosinone, Asti, Torino, Vigevano, sono alcune delle carceri italiane nelle quali, in queste prime settimane del 2015, si sono registrate gravi e intollerabili aggressioni a poliziotti penitenziari. La situazione nelle nostre carceri resta dunque allarmante, nonostante si sprechino dichiarazioni tranquillanti sul superamento dell’emergenza penitenziaria: la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere senza alcun motivo o ragione. Eventi del genere sono sempre più all’ordine del giorno e a rimetterci è sempre e solo il Personale di Polizia Penitenziaria. Il Sappe esprime solidarietà al Personale coinvolto e augura una veloce ripresa e ritorno in servizio. Ma va anche detto – con fermezza! – che queste aggressioni sono intollerabili ed inaccettabili. Noi non siamo carne da macello ed anche la nostra pazienza ha un limite… Per questo stiamo pensando di organizzare una manifestazione nazionale di protesta: per avere garanzie e tutele contro le frequenti aggressioni in carcere ai nostri poliziotti”.