Cerchi concentrici e intelligenza artificiale: il muro invisibile che protegge persone e aziende

redazione

Viviamo in un mondo ormai fortemente interconnesso, dove le minacce alla sicurezza assumono forme sempre più ibride e pervasive. Non basta proteggere solo il perimetro fisico o l’infrastruttura digitale: la vera sfida è creare un ecosistema di sicurezza integrato, capace di rispondere in modo efficace e coordinato a qualsiasi tipo di minaccia.
Un modello efficace di difesa è rappresentato dalla strategia dei cerchi concentrici. Si tratta di approccio olistico che, superando la tradizionale dicotomia tra fisico e digitale, integra tecnologie, processi e competenze per creare un vero e proprio “muro invisibile” a protezione di aziende e persone.
Immaginate una sede aziendale: non una fortezza inespugnabile, ma un organismo complesso e vitale, protetto da una serie di livelli di sicurezza progressivamente più restrittivi. Ogni cerchio rappresenta un livello di accesso con controlli e tecnologie specifici, che lavorano in sinergia per prevenire, rilevare e contrastare qualsiasi tipo di minaccia.
• Cerchio esterno (perimetro): il primo livello di difesa si concentra sulla protezione del perimetro esterno dell’edificio o del sito aziendale. Sistemi di videosorveglianza intelligenti, controllo accessi con badge, sensori di movimento e recinzioni perimetrali rappresentano solo alcune delle soluzioni che possono essere implementate per monitorare gli accessi, rilevare intrusioni e dissuadere potenziali minacce.
• Cerchio intermedio (aree sensibili): questo livello si concentra sulla protezione di aree specifiche all’interno dell’edificio, come uffici direzionali, sale server, magazzini o laboratori. Sistemi di controllo accessi più rigorosi, videosorveglianza con analisi video intelligente, sensori di apertura porte e finestre, e sistemi antintrusione perimetrali garantiscono un ulteriore livello di protezione per le aree più critiche.
• Cerchio interno (asset critici): al centro del modello risiedono gli asset più preziosi dell’azienda, come dati sensibili, infrastrutture critiche e personale chiave. Casseforti, armadi di sicurezza, sistemi di tracciamento GPS, allarmi personali e protocolli di sicurezza specifici sono solo alcune delle misure che possono essere implementate per proteggere gli asset più critici da furto, sabotaggio o aggressione.
In questo modello, un ruolo chiave spetta all’intelligenza artificiale (AI), che analizza in tempo reale enormi volumi di dati provenienti da telecamere di sicurezza, sensori e altri dispositivi di sicurezza. Grazie a sofisticati algoritmi di apprendimento automatico, l’AI è in grado di:
• Rilevare comportamenti sospetti: identificare persone che si aggirano in aree riservate senza autorizzazione, riconoscere volti noti alle forze dell’ordine o segnalare il deposito di bagagli incustoditi.
• Automatizzare le attività di sicurezza: attivare automaticamente un allarme in caso di intrusione, bloccare le porte di accesso a un’area sensibile o inviare una notifica di sicurezza al personale addetto.
• Migliorare l’efficienza del personale di sicurezza: fornendo informazioni in tempo reale sulle potenziali minacce, consentendo di ottimizzare i pattugliamenti e di intervenire tempestivamente in caso di necessità.
Il SOC alla base del modello di sicurezza a cerchi concentrici
Per massimizzare l’efficacia della sicurezza a cerchi concentrici, è fondamentale dotarsi di un Security Operation Center (SOC). Il SOC funge da “cervello” del sistema di sicurezza, operando 24/7 per monitorare, analizzare e rispondere alle minacce, sia fisiche che digitali, in tempo reale.
Grazie alla sua posizione privilegiata al centro del modello, il SOC ha una visibilità completa su tutti i livelli di difesa e può:
• Correlare eventi di sicurezza: il SOC raccoglie e analizza i dati provenienti da tutti i sensori, telecamere e sistemi di sicurezza, identificando schemi e connessioni che potrebbero indicare una minaccia in corso, anche se composta da eventi apparentemente scollegati.
• Orchestrate la risposta agli incidenti: in caso di minaccia, il SOC attiva procedure di risposta rapide ed efficaci, coordinando l’azione delle guardie giurate, delle forze dell’ordine e dei sistemi di sicurezza, limitando al minimo i danni.
• Fornire informazioni dettagliate: il SOC fornisce ai responsabili della sicurezza informazioni dettagliate sulla minaccia in corso, consentendo loro di prendere decisioni informate e tempestive.
• Migliorare la resilienza: analizzando gli incidenti subiti e le vulnerabilità sfruttate, il SOC può identificare punti deboli nel sistema di difesa e implementare misure di sicurezza aggiuntive, migliorando la resilienza complessiva dell’azienda.
In un mondo dove i confini tra fisico e digitale sono sempre più labili, la sicurezza a cerchi concentrici, potenziata dall’intelligenza artificiale e orchestrata da un SOC, si propone come la soluzione più efficace. Un approccio olistico e proattivo, capace di garantire una protezione completa e resiliente per le aziende di oggi e di domani.

Di Nico Paciello, Marketing & Communication Manager, Axitea