Cessato allarme per la mozzarella di bufala: in oltre l’80% dei campioni analizzati la diossina è sotto i livelli di guardia. Con una nota congiunta, i ministri della Salute, Livia Turco, e delle Politiche agricole e forestali, Paolo De Castro, hanno reso noti i risultati definitivi delle analisi eseguite dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dall’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e Molise.
Il piano straordinario di controlli predisposto dal ministero della Salute per verificare la presenza di diossina nella mozzarella di bufala campana ha scagionato, in tempi brevi, il settore fornendo i risultati delle analisi condotte su 387 campioni, prelevati in 140 caseifici e corrispondenti a 959 allevamenti campani. Sono solo 39 i campioni “non rispondenti ai limiti cautelativi fissati in via provvisoria dal piano concordato con le autorità comunitarie”, come si legge nella nota congiunta diffusa dai ministeri della Salute e delle Politiche Agricole, vale a dire 39 casi in cui si è superato il valore soglia di 2 picogrammi di diossina per chilo. Tutti i campioni positivi provengono dai campioni analizzati nella prima fase del piano, quella relativa alle province di Napoli, Caserta e Avellino. Le Asl a cui fanno riferimento i 102 allevamenti corrispondenti (già posti sotto sequestro), sono quelle di Caserta 1 e 2 e Napoli (1-2-3-4-5). Tutti conformi i 313 allevamenti di Salerno e Benevento. “Negli allevamenti conferenti latte ai caseifici in cui è stato riscontrato il superamento dei limiti fissati – prosegue la nota dei Ministeri – sono in corso gli opportuni approfondimenti che prevedono, tra l’altro, il prelievo di campioni di latte e di alimenti zootecnici in ogni singolo allevamento conferente, il divieto di cessione o commercializzazione, a qualsiasi titolo di latte e prodotti lattiero-caseari da essi provenienti e il divieto di movimentazione degli animali di qualsiasi specie, ivi presenti”. Grazie a questa operazione di controllo, che è stata effettuata in tempi rapidissimi – prosegue la nota – “si è ottenuto l’isolamento degli allevamenti a rischio diossina con il loro sequestro cautelativo; l’identificazione degli allevamenti contaminati dalla diossina, che consentirà di avviare le bonifiche necessarie a rimuovere le cause della contaminazione; la garanzia sul fatto che tutto il latte di bufala campano commercializzato in ambito nazionale e internazionale è in regola con le norme sulla diossina; la certezza che tutti i prodotti derivati dal latte di bufala campano commercializzati in ambito nazionale e internazionale sono in regola con le norme sulla diossina”. Le attività di controllo hanno infine permesso, grazie alle negoziazioni condotte dal ministero degli Affari Esteri, di limitare da subito le ripercussioni negative legate alla commercializzazione dei prodotti lattiero caseari provenienti dall’intero territorio italiano, in Paesi quali ad esempio Corea del Sud, Cina, Giappone, Hong-Kong e Taiwan.