Checkpoint lancia Inventory Quarantine (IQ) per garantire un processo di reso sicuro

redazione

Il settore retail dell’abbigliamento è alle prese con le riaperture, più o meno complete e in molti casi sta procedendo per fasi; per tutto il comparto la regola è allestire e garantire un ambiente sicuro per lo shopping, sia per i dipendenti che per i clienti.

In risposta alle numerose domande relative al trattamento e alla gestione dei capi provati nei camerini, e i resi negli store e nei centri logistici, Checkpoint Systems ha annunciato una nuova soluzione tecnologica con software agnostico – Inventory Quarantine (IQ).

 

La soluzione SaaS-based può essere utilizzata come piattaforma indipendente oppure integrata in altri sistemi già in uso, e consente ai retailer di collocare i capi resi in uno stato logico di “custodia in quarantena”, ponendo tali articoli non disponibili ai clienti sia sul canale online che all’interno del negozio, per un certo numero di ore.

 

Raccomandata per essere impostata secondo le linee guida governative in base alla durata di vita del COVID-19 su capi e imballaggi, questa soluzione semplice ma efficace aiuta i retailer ad elaborare i resi massimizzando le vendite e riducendo al minimo il rischio per la salute degli utenti. Questo perché notifica immediatamente all’operatore la conclusione del periodo di quarantena e permette di rilasciare gli articoli solo nel momento in cui essi siano ritenuti nuovamente sicuri.

 

Ottenere il successo nel “new now”.

IQ utilizza un unico software per identificare sia gli articoli restituiti nei centri logistici e negli store, sia la merce lasciata nei camerini, attivando un “tempo di quarantena” virtuale. Una volta attivato, gli articoli rimangono in una “zona sicura” stabilita dal retailer fino al termine del periodo di quarantena assegnato. Viene quindi inviata una notifica push ai dipendenti per comunicare loro che gli articoli sono sicuri per essere nuovamente a disposizione per la vendita.

 

Durante la pandemia da coronavirus, le vendite di abbigliamento online sono aumentate del 34%, secondo Adobe Analytics, mentre ACI Worldwide ha dichiarato che molte categorie di retail online hanno registrato un incremento delle vendite fino al 74% a marzo. Si prevede che un tale aumento delle vendite sul canale online porterà senza dubbio a un forte incremento del tasso di reso, attestandoci su un valore del 30-40% [1] di vestiti e scarpe, ponendo sfide in ambito logistico per i retailer che stanno applicando un processo di quarantena sugli articoli resi.

 

Un’ulteriore criticità è data dal fatto che, con la riapertura degli store fisici, i clienti avranno l’opzione di rendere gli articoli acquistati online direttamente in negozio piuttosto che per posta, sfruttando i vantaggi dell’omnicanalità. Anche questo aspetto, quindi, insieme alla presenza degli articoli lasciati nei camerini, crea incertezza sulla potenziale contaminazione della merce nei negozi.

 

I retailer hanno la responsabilità di garantire che la merce restituita o manipolata dal cliente non rappresenti un rischio per la salute degli altri. Di conseguenza, grandi marchi del calibro di Macy’s, Gap, Nordstrom e Mango hanno già annunciato l’intenzione di mettere in quarantena gli oggetti per un determinato periodo di tempo dopo che sono stati portati in un camerino.

 

Tenendo traccia e riducendo al minimo i tempi “off shelf”, la soluzione IQ di Checkpoint fa parte di una suite di soluzioni per lo “Shopping Sicuro” con tecnologia agnostica e aiutano i retailer a introdurre misure efficaci per la salute e la sicurezza – infondendo fiducia sia ai dipendenti che ai consumatori.

 

Alberto Corradini, Business Unit Director Italia di Checkpoint Systems, ha dichiarato:

“In tutto il mondo, l’esperienza di acquisto cui eravamo abituati sta cambiando radicalmente. I retailer che implementano nuove procedure dimostrando di tenere le persone al sicuro saranno senza dubbio visti favorevolmente dai clienti.

I resi e i camerini hanno sempre rappresentato una grande sfida per i retailer, ma a questo si è aggiunto il COVID-19. È noto che i clienti che usano i camerini sono il 70%[2] più propensi ad acquistare. Inventory Quarantine permetterà ai retailer di rimettere a disposizione i capi in modo veloce e sicuro, permettendo ai negozi di ridurre al minimo l’impatto economico”.