Ci spiano dal microfono dei nostri smartphone?

Narciso Galasso

Negli ultimi giorni molti siti hanno riportato l’allarme lanciato sui microfoni degli smartphone. Sembrerebbe che lasciandoli sempre accesi, potrebbero favorire l’acquisizione di informazioni rivendute poi a società per fare proposte commerciali.

Si tratterebbe di un fenomeno sempre più diffuso, forse causato anche dalle app che scarichiamo sui nostri cellullari. Molte app, infatti, tra le autorizzazioni di accesso che richiedono al momento del download, inseriscono anche l’utilizzazione del microfono. 

La notizia ha richiamato l’attenzione del Garante per la privacy che ha avviato un’indagine dopo che un servizio televisivo e diversi utenti hanno segnalato come basterebbe pronunciare alcune parole sui loro gusti, progetti, viaggi o semplici desideri per vedersi arrivare sul cellulare la pubblicità di un’auto, di un’agenzia turistica, di un prodotto cosmetico.

L’Autorità ha avviato un’istruttoria, in collaborazione con il Nucleo speciale privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza, che prevede l’esame di una serie di app tra le più scaricate e la verifica che l’informativa resa agli utenti sia chiara e trasparente e che sia stato correttamente acquisito il loro consenso.