Cina: carne di topo venduta come montone, 63 arresti

Roberto Imbastaro
La polizia cinese ha sgominato una banda che vendeva carne di topo e di volpe spacciandola per 
pecora o montone. Lo afferma oggi il ministero della pubblica sicurezza di Pechino sul suo sito web. Il ministero precisa che sono state arrestate 63 persone che avrebbero ricavato piu’ di un milione di euro dalla loro attivita’. La banda era attiva a Shanghai e nella vicina provincia del Jiangsi. Si tratta dell’ 
ultimo di una serie di scandali che hanno colpito il settore agroalimentare cinese. Nelle ultime settimane, dopo che decine di persone si sono ammalate e 27 sono morte per l’ influenza aviaria provocata dal virus chiamato H7N9, il consumo di carne dei polli – che sono i portatori del virus – e’ crollato, con l’ 
80% di vendite in meno. In marzo, sempre a Shanghai, migliaia di maiali morti sono stati trovati nel fiume Huang Pu. Migliaia di cittadini sono intervenuti sui microblog, i sostituti cinesi di Twitter, esprimendo indignazione per l’ accaduto. ” Topi? Disgustoso, ormai tutto quello che mangiamo e’ veleno”, ha commentato su Sina.com, uno dei portali piu’ popolari della Cina.