Clandestini: ancora arrivi su barca a vela

Roberto Imbastaro

La Guardia di Finanza di Lecce ha arrestato due scafisti, uno greco e l’altro iracheno, accusati di aver traghettato a bordo di una barca a vela 19 persone entrate clandestinamente in Italia. Gli extracomunitari clandestini sono stati bloccati e condotti al centro “Don Tonino Bello” di Otranto dove sono stati rifocillati e sono state prestate loro cure sanitarie. L’operazione è stata condotta dai militari del Comando provinciale di Lecce, del Reparto operativo aeronavale di Bari e del Gruppo aeronavale di Taranto della guardia di finanza, con la collaborazione di carabinieri e polizia. I finanzieri della Sezione operativa navale di Otranto hanno intercettato a un miglio al largo di Castro una barca a vela di quindici metri condotta dal greco e dall’iracheno dalla quale, poco prima, erano stati sbarcati clandestinamente a Porto Badisco gli extracomunitari. I due uomini sono stati arrestati e condotti nel carcere leccese di Borgo San Nicola.
Da terra è stata avviata un’azione di pattugliamento per la ricerca dei clandestini che ha visto all’opera pattuglie dei Baschi Verdi, un velivolo del Corpo e pattuglie dell’Arma dei carabinieri e della polizia di Stato, che hanno sinora rintracciato i 19 extracomunitari poi condotti a Otranto. Dall’ inizio dell’estate quella bloccata nelle ultime ore è la sesta barca a vela sequestrata adibita al trasporto in Puglia di immigrati clandestini.