“Colline comasche”, 49 arresti e 26 kg di droga sequestrati

Paola Fusco

   Le Fiamme Gialle di Como hanno portato a termine un’imponente operazione antidroga che ha consentito di smantellare un sodalizio criminale dedito allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti operante nella provincia lariana, con ramificazioni nel nord Italia e collegamenti con gruppi criminali di stanza in Toscana, Francia, Olanda, Svizzera, Germania e Albania. Partendo dal monitoraggio di una rete di piccoli spacciatori di cocaina di origine italiana e albanese attivi a Como, Olgiate Comasco, Binago e Bizzarrone, i finanziari del Nucleo di Polizia Tributaria di Como, dopo una paziente e articolata attività di indagine – coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano – hanno ricostruito la filiera che riforniva e gestiva gli spacciatori della zona e tratto in arresto i capi e gli appartenenti all’organizzazione in argomento. In particolare, nel mese di ottobre 2006, in seguito al pedinamento di due spacciatori della zona – un cittadino albanese K.V. di anni 30, residente in Albiolo (CO) e un cittadino italiano S.A. di Uggiate Trevano (CO) – e del successivo controllo della loro autovettura all’uscita della A9 di Lomazzo (CO), vennero rinvenuti circa 700 grammi di cocaina. La sostanza stupefacente era stata acquistata poco prima sul mercato meneghino ed era destinata a essere spacciata sulle sponde del Lario. Il sequestro in argomento costituiva lo spunto per ampliare e sviluppare le indagini sia per il contrasto allo spaccio locale che per interrompere i flussi di approvvigionamento, nonché per individuare il modus operandi adottato dall’organizzazione per l’illecita introduzione sul territorio italiano della droga. Dai successivi sviluppi operativi emergeva, infatti, che la sostanza stupefacente veniva importata dall’Olanda attraverso il valico del Brennero, stoccata e lavorata in provincia di Lucca per poi essere destinata al mercato nazionale e, in particolare, a quello lombardo. La lunga azione investigativa ha consentito il sequestro di 26 kg di cocaina e di trarre in arresto 49 persone, di cui 18 in flagranza di reato. Tra le persone arrestate spicca la figura del cittadino albanese Z.N. di Guanzate (CO), il quale, dalla propria base operativa sita nella provincia comasca, coordinava le attività dei trafficanti internazionali di sostanze stupefacenti. In particolare, Z.N., cittadino albanese con regolare permesso di soggiorno in Italia, già ricercato nel Cantone di Basilea (Svizzera) per analoga attività criminale, era in contatto sia con i fornitori dell’eroina in Albania  che con quelli della cocaina in Olanda. Mentre la polvere bianca proveniente dai Paesi Bassi veniva introdotta in Italia per essere stoccata in Toscana, l’eroina era destinata alla piazza di Mulhouse, operosa cittadina della regione transalpina dell’Alsazia. Questa volta la vocazione transnazionale dei trafficanti di sostanze stupefacenti, che agiscono, tentando di approfittare anche dei limiti di sovranità territoriale posti da confini nazionali, veniva contrastata efficacemente grazie agli eccellenti rapporti di collaborazione intercorsi con gli organi collaterali svizzeri e francesi – tenuti tramite la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga di Roma – che ha permesso di sviluppare una congiunta, penetrante attività investigativa diretta ad individuare e smantellare l’intera organizzazione criminale. Fra l’altro, l’azione sinergica delle Fiamme Gialle di Como e della Police Judiciaire Antenne de Mulhouse (Francia) ha permesso di sottoporre a sequestro in Alsazia (FRA) un ulteriore kg 1 di eroina e di arrestare altre quattro persone. Gli ulteriori sviluppi investigativi scaturiti dalle indagini hanno richiesto rogatorie internazionali sia delle Autorità italiane in Francia che di quelle transalpine in Italia, che si sono concluse, proprio in questi giorni, con l’interrogatorio di Z.N., attualmente detenuto a Como, da parte del Giudice Istruttore e del pm del Tribunal de Grande Instance  di Nancy.