“Il crimine prospera su canali di comunicazione nascosti, quindi la chiusura di un servizio criptato utilizzato per scopi illeciti è un risultato significativo e impressionante. L’intercettazione e la rimozione della piattaforma sottolineano il continuo lavoro delle forze dell’ordine nell’intervenire negli spazi digitali. Tuttavia, ci ricorda anche le sfide attuali che le forze di polizia di tutto il mondo devono affrontare. La raccolta delle prove rimarrà al centro dell’indagine, poiché poche cause per crimini informatici arrivano effettivamente in tribunale.
Anche se sarà difficile trovare prove che possano essere utilizzate in tribunale, questo smantellamento rappresenta un duro colpo per chi utilizzava il servizio di messaggistica e disturberà seriamente le reti criminali che dipendono da esso”.