Con le norme UNI più sicurezza tra i banchi di scuola

redazione

Le vacanze estive sono agli sgoccioli, mancano ormai poche settimane all’inizio dell’anno scolastico 2017/2018 e le famiglie italiane si stanno preparando al rientro dei propri figli tra i banchi. È nelle aule di scuola che bambini e ragazzi di tutte le età trascorreranno, nei prossimi mesi, la maggiore parte della giornata: in questo contesto UNI Ente Italiano di Normazione ritiene utile ricordare quali sono i requisiti che questi spazi e le attrezzatture/arredi al loro interno, come sedie, banchi, cattedre e lavagne, devono avere per essere sicuri ed ergonomici.

SEDIE E TAVOLI
A scuola si passano molte ore continuative seduti davanti al banco o al PC: per garantire una maggiore sicurezza d’uso e una corretta postura dell’utilizzatore UNI ha elaborato la norma UNI EN 1729 sulle dimensioni, i requisiti di sicurezza e i metodi di prova delle sedie e tavoli per istituzioni scolastiche, tenendo in considerazione anche il crescente utilizzo del PC nella didattica. Questa norma stabilisce requisiti riguardanti per esempio la struttura e i componenti degli arredi scolastici (sedile, schienale o braccioli).
Tra i vari aspetti UNI desidera sottolineare che:
– i bordi del sedile, dello schienale e dei braccioli delle sedie che vengono a contatto con l’utilizzatore devono essere arrotondati. Le superfici devono essere lisce, le estremità rivestite per evitare di generare schegge taglienti;
– ogni sedia o banco “a norma” deve superare una serie di prove di laboratorio tra le quali quelle di stabilità, di resistenza, di durata e d’urto;
– in relazione all’altezza dello studente le norme UNI assegnano agli arredi scolastici delle vere e proprie “taglie”. In questo modo si favorisce l’adozione di una corretta postura contribuendo allo sviluppo psicofisico di bambini e ragazzi;
– l’inclinazione dello schienale debba essere compresa tra i 95° e i 110°, indipendentemente dalla statura dello studente.
Gli arredi scolastici “a norma” sono progettati in modo che gli studenti possano appoggiare le braccia mantenendo le spalle rilassate sia che si trovino dinanzi ad un monitor sia che siano alle prese con i più tradizionali quaderni a righe o quadretti.

Come si riconoscono gli arredi scolastici a norma?
Su sedie e banchi devono essere ben visibili:
– la “taglia” e/o il codice colore (ad ogni codice colore corrisponde una “taglia diversa”);
– il nome o logo del fabbricante, del distributore, dell’importatore o del venditore;
– la data di fabbricazione che specifichi almeno l’anno e il mese di produzione.

CATTEDRE
Esiste una norma specifica anche per gli arredi destinati ai docenti: la UNI 4856 che stabilisce i requisiti di stabilità, resistenza e durabilità e i relativi metodi di prova per cattedre e sedie per insegnanti.
Oltre a tali requisiti la norma prende anche in considerazione quelli delle superfici dei componenti metallici (ad esempio la resistenza alla corrosione), i requisiti delle parti mobili (ad esempio la durata e la resistenza delle guide dei cassetti) e i requisiti dei pannelli a base di legno (ad esempio le emissioni di formaldeide).

LAVAGNE
Le lavagne rientrano nel campo di applicazione della norma UNI EN 14434 che riguarda tutte le “superfici verticali di scrittura”. La norma ha l’obiettivo di prevenire lesioni gravi durante il normale utilizzo, specificando ad esempio che:
– nessuna parte della superficie verticale deve costituire un potenziale pericolo per l’utente;
– tutti i bordi e gli angoli accessibili devono essere arrotondati;
– tra le varie parti della lavagna che si muovono in relazione l’una all’altra deve esserci sempre una distanza di sicurezza che deve essere meno di 8 o più di 25 mm in ogni posizione durante il movimento, per evitare intrappolamento e schiacciamento.
Le lavagne “a norma” vengono sottoposte a prove per verificarne l’attitudine alla scrittura e alla cancellazione, la resistenza all’abrasione, alla graffiatura, all’urto e alla macchiatura.
Le lavagne oltre ad essere sicure devono anche essere facili da usare, la UNI EN 14434 fornisce alcuni requisiti ergonomici, come ad esempio il posizionamento di comandi e maniglie. Infine la norma stabilisce la documentazione che deve accompagnare questi prodotti come, ad esempio, le istruzioni per il montaggio e l’installazione.

ILLUMINAZIONE
Per la progettazione degli edifici scolastici, oltre al D.M. 18/12/75, si fa riferimento alla norma UNI 10840 “Luce e illuminazione Locali scolastici – Criteri generali per l’illuminazione artificiale e naturale”, che identifica i criteri generali per l’illuminazione artificiale e naturale delle aule e di altri locali scolastici, in modo da garantire condizioni che soddisfino il benessere e la sicurezza degli studenti, del personale docente e non.
I locali scolastici vengono utilizzati prevalentemente durante le ore diurne, perciò la norma fornisce le prescrizioni generali sia per l’illuminamento artificiale sia per l’illuminazione naturale. Per i livelli di illuminamento e le prescrizioni generali sull’illuminazione artificiale la norma fa ampio riferimento anche ad un altro documento normativo: la UNI EN 12464- 1 “Luce e illuminazione. Illuminazione dei posti di lavoro – Posti di lavoro in interni”.
Tale norma prevede che i requisiti illuminotecnici debbano soddisfare tre esigenze fondamentali:
– il comfort visivo, cioè la sensazione di benessere percepita;
– la prestazione visiva, cioè la possibilità da parte degli studenti/lavoratori di svolgere le proprie attività anche in condizioni difficili e al lungo nel tempo;
– la sicurezza, cioè la garanzia che l’illuminazione non incida negativamente sulle condizioni di sicurezza degli studenti.
Va ricordato che tra i principali parametri che caratterizzano l’ambiente luminoso in relazione alla luce artificiale e a quella diurna ci sono la direzione della luce, la sua variabilità, la resa dei colori, l’abbagliamento e lo sfarfallamento.