Si apre oggi presso il Politecnico di Torino il Congresso Nazionale 2011 di AICA – Associazione italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico – organizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino e la Fondazione Torino Wireless. L’evento, che si chiuderà il 17 novembre, mette come ogni anno a confronto ricercatori, docenti, professionisti e manager di università, enti di ricerca, aziende, istituzioni impegnate nel settore ICT, farà il punto sui possibili percorsi di trasformazione del nostro paese, abilitati dalla diffusione delle tecnologie intelligenti. Il tema sarà affrontato a partire dalle aree che già oggi vedono un elevato grado di innovazione, ed in cui l’uso delle tecnologie ICT con approccio smart può portare i maggiori vantaggi, ovvero: l’energia, la mobilità, la salute, il contesto più generale delle Smart Cities, ed inoltre i temi della Smart Enterprise e le frontiere tecnologiche e operative aperte dalla diffusione della Internet of Things. Il tutto mettendo in primo piano l’uomo: cittadino e lavoratore di una nuova realtà, immerso in una rete di opportunità di comunicazione e di interazioni senza precedenti. Infatti, come rimarca Rodolfo Zich, Presidente di AICA: “Le comunità intelligenti vivono dell’interazione fra ricerca, industria, istituzioni ma soprattutto vivono delle competenze e della creatività degli individui che danno vita a soluzioni innovative. Per questo il nostro appello è per la creazione di un percorso nel nostro Paese che dia la priorità allo sviluppo delle nuove competenze professionali necessarie per gli “smart jobs” del prossimo futuro ed alla promozione dei talenti e delle nuove generazioni che costruiranno l’Italia di domani”. La giornata di apertura del congresso si apre all’insegna delle Smart Cities: un tema di apertura scelto in quanto la dimensione della città o comunità riassume in sé tutte le possibili declinazioni delle tecnologie “intelligenti” oggetto dell’evento. “Le città digitali intelligenti, cui dedichiamo particolare attenzione, offrono straordinarie opportunità di innovazione interagendo con i temi fondamentali quali la gestione energetica e la sostenibilità ambientale, aree in cui il nostro paese può ancora assumere ruoli importanti” spiega Zich. “Ci attendiamo che il congresso nel confronto di istituzioni, imprese ed esperti sappia offrire un contributo all’affermarsi della volontà di uscire dalle secche della presente crisi”. Un mondo smart: dalla città ai cittadini Nella sessione plenaria di apertura, intitolata Smart City – La complessità e il fascino della transizione” e guidata da Giovanni Colombo dell’ISMB (Istituto Superiore Mario Bolella) viene presentato il progetto della Fondazione Torino Smart City: la visione della città che quest’anno ospita il congresso, che per la sua storia e per la forte componente innovativa presente oggi nel suo territorio può essere a buon diritto considerata “capitale dell’innovazione ICT” del nostro paese, offrirà lo spunto per avviare la discussione su ciò che significa progettare un futuro smart per le comunità Alla sessione parteciperà il sindaco di Torino Piero Fassino e l’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta. “La sfida di Torino Smart City è per la Città di Torino un progetto strategico – sostiene l’assessore Lavolta -; per questo abbiamo costituito una Fondazione per accompagnare lo sviluppo della città nei prossimi anni in direzione della sostenibilità e costruire una candidatura credibile e forte ai bandi europei, con le necessarie alleanze internazionali e l’apporto del mondo produttivo, della formazione, della ricerca”.Interverranno nella sessione anche Luca Mercalli, della Società Metereologica Italiana; Linda Pagli, dell’ Università di Pisa; Stefano de Capitani, di CSI Piemonte ed il prof. Ettore F. Bompard, Politecnico di Torino. A conclusione della prima giornata, una sessione serale alle ore 20 dedicata al “Made in Italy” con l’intervento di Angelo Gaja, uno dei più celebri produttori di vino italiani, che ha portato alla ribalta internazionale con scelte innovative la qualità dei suoi prodotti. Smart Competence e nuove generazioni I nuovi lavori, nuovi percorsi formativi e operativi saranno il filo conduttore del prosieguo dei lavori il 16 e il 17 novembre: nella seconda giornata con sessioni plenarie dedicate a Smart Jobs & Competence e workshop dedicati all’educazione superiore – Smarter Higher Education-Istituti Tecnici Superiori. Le tematiche legate all’inclusione nel mondo digitale, alla cittadinanza ed ai giovani saranno affrontati in particolare nella giornata finale del 17, con sessioni plenarie dedicate a Cittadinanza Attiva & Computer Ethics, alle Nuove Generazioni e ai giovani talenti. Per rendere protagoniste soprattutto le nuove generazioni, che abiteranno il paese di cui oggi si delineano i contorni, è importante dare esempio di promozione dei talenti attraverso iniziative che premino i risultati e diano opportunità di crescita: saranno per questo ospiti del congresso i giovani vincitori delle migliori tesi di laurea nel settore ICT (Premio Confindustria SIT – AICA) e i giovanissimi protagonisti dell’ultima edizione delle Olimpiadi Internazionali di Informatica – manifestazione promossa nel nostro paese da AICA e MIUR che è una vera fucina di talenti IT e avvicina all’informatica migliaia di studenti delle scuole superiori ogni anno. Nel 2012 l’edizione internazionale sarà ospitata per la prima volta dall’Italia: il Congresso sarà l’occasione per Giuseppe Colosio, Chair IOI 2012 (nonché Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia) per delineare l’organizzazione di questo importante evento nel nostro Paese. Manifesto per un’Italia Digitale A chiusura del congresso, a ideale compimento del percorso verso un’Italia più “smart” che sappia reagire alla crisi, AICA – che quest’anno celebra anche il cinquantesimo anniversario dalla sua fondazione – presenterà un insieme di linee guida per la definizione di un manifesto per l’Italia Digitale. “Su questo Prospera e AICA hanno voluto lavorare insieme con il fine di favorire la confluenza delle tante iniziative avviate in sedi altamente qualificate, che nella sostanza, pur nella diversità delle sensibilità associative e istituzionali, mostrano ampie convergenze” conclude Zich.