Contrabbando sigarette: a segno l’operazione "Homer"

Gian Luca Berruti

I finanzieri del G.I.C.O. di Venezia e del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata di Roma hanno portato a termine una complessa operazione, denominata “HOMER”, che ha permesso di smantellare una ramificata organizzazione criminale dedita al contrabbando internazionale di sigarette.Dopo più di due anni di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia, è stata data esecuzione a 11 ordinanze di custodia cautelare, sia in Italia, sia all’estero, nei confronti di altrettanti esponenti di un’organizzazione malavitosa, attiva nel settore del contrabbando internazionale di tabacchi.L’organizzazione malavitosa, avente ramificazioni in tutta Europa (Spagna, Germania, Slovenia, Grecia e Bosnia-Erzegovina), può essere considerata una vera e propria multinazionale del contrabbando.Determinante per l’indagine e stata la collaborazione con l’Ufficio Europeo per la Lotta Anti-frode (OLAF), oltre all’attività di raccordo informativo svolta dallo S.C.I.C.O. della Guardia di Finanza sull’intero territorio nazionale, nonché la “regia operativa” assicurata per i profili internazionali dal II Reparto del Comando Generale del Corpo, grazie al quale è stato possibile attivare le cooperazioni con la Guardia Civil di Barcellona, della Polizia Doganale di Atene, della Polizia Criminale di Lubijana e dell’Autorità Giudiziaria slovena. L’attività d’indagine condotta dai militari della Guardia di Finanza, tra l’altro, ha portato all’individuazione di 2 fabbriche situate in Bosnia-Erzegovina dedite alla produzione clandestina di sigarette. Durante le indagini sono stati effettuati vari sequestri in territorio europeo, per un quantitativo complessivo di circa 10 tonnellate di sigarette di vari marchi aventi un valore di circa 2.000.000 di euro.Nel corso delle stesse indagini è stato inoltre possibile individuare e procedere alla cattura di un noto contrabbandiere originario dell’area flegrea di Napoli, storicamente vicino ai clan camorristici il quale, sotto false generalità, trascorreva indisturbato la propria latitanza in Grecia continuando a tenere i contatti con soggetti legati al contrabbando e promuovendo ulteriori traffici illeciti nello specifico settore dei tabacchi lavorati esteri.Gli indagati dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando internazionale di sigarette.