Si chiude oggi nella capitale thailandese il seminario mondiale dell’Interpol sulla contraffazione, che ha riunito esperti di polizia di tutto il mondo per un incontro a porte chiuse organizzato allo scopo di migliorare le tecniche di contrasto di alcune agenzie governative del Sud est asiatico impegnate nella tutela della proprieta’ intellettuale. Per l’ Italia ha partecipato il colonnello della Guardia di Finanza Giovanni De Roma, che ha tenuto un intervento sulle modalita’ di contrasto adottate in Italia nei confronti del crimine organizzato, in particolare della camorra, nel settore della lotta alla contraffazione e degli altri crimini economici e finanziari. L’ ufficiale ha parlato anche della riforma delle sanzioni penali intervenuta nel 2009 che ha comportato un inasprimento delle pene in materia di proprieta’ intellettuale e tutela del made in Italy e che ha consentito ”enormi progressi” nell’attività di contrasto. Su questo versante, nel 2010 la Guardia di Finanza ha effettuato 14.863 interventi denunciando all’autorità giudiziaria 13.234 soggetti e sequestrando complessivamente oltre 110 milioni di pezzi. De Roma ha fornito un quadro aggiornato sulle dinamiche in atto a livello internazionale che ”vede espandersi modelli di consorterie criminali transnazionali in grado di variare le direttrici di traffico e i punti di penetrazione degli scambi illeciti, in ragione della risposta investigativa e repressiva. Il fenomeno – ha spiegato – viene ormai gestito, infatti, secondo vere e proprie economie di scala e nessun dettaglio viene lasciato al caso. Per il crimine organizzato la contraffazione e’ un business che comporta enormi profitti, in quanto risulta, ovviamente, sottratto a tassazione, alle leggi del lavoro e della sicurezza, come pure alle discipline in punto di qualita’ dei prodotti. In questo modo vengono anche finanziate altre attivita’ illecite”. Al centro del dibattito, la riflessione sull’ impegno da porre in essere nel portare la capacita’ di contrasto al fenomeno a un livello piu’ avanzato, auspicando che l’azione sia diretta a colpire, anche a livello globale, le risorse finanziarie a monte delle attività illecite. ” In tale contesto – ha concluso De Roma – la collaborazione tra le forze di polizia, con il supporto degli organismi internazionali di riferimento, costituisce allo stesso tempo un’opportunità e un impegno nella prospettiva di azioni sempre più efficaci e adeguate”.