Cos’hanno imparato gli IT manager dalla pandemia? Lo svela la nuova ricerca Sophos

redazione

 Sophos, leader globale nella sicurezza informatica di ultima generazione, presenta la nuova ricerca “I team di sicurezza IT: 2021 e oltre”,  che evidenzia come l’aumento delle sfide alla sicurezza durante la pandemia abbia rappresentato per i team IT un’opportunità unica per ampliare le proprie competenze nell’ambito della cybersecurity. 

La stragrande maggioranza dei team IT italiani che ha dovuto far fronte a un aumento dei cyberattacchi (80%) e a un carico di lavoro più pesante per la gestione della sicurezza (81%) nel corso del 2020 ha confermato di aver ottimizzato le proprie competenze e conoscenze sulla sicurezza. 

L’aumento dei cyberattacchi durante la pandemia ha avuto un notevole impatto sulle competenze di sicurezza IT in tutti i settori presi in esame da questa ricerca, tra cui l’istruzione (83%), il retail (85%) e la sanità (80%). Sono stati intervistati 5.400 decision maker IT in aziende di medie dimensioni in 30 paesi in tutto il mondo. 

“Il 2020 è stato un anno che ha posto sfide senza precedenti per i team IT”, ha commentato Chester Wisniewski, principal research scientist di Sophos. “I professionisti dell’IT hanno avuto un ruolo fondamentale nel supportare la continuità di business delle aziende nonostante le restrizioni e le limitazioni rese necessarie dall’emergenza COVID-19. È anche grazie a loro che è stato possibile portare avanti le attività scolastiche online, ottimizzare il mondo delle transizioni online a supporto del retail, consentire al mondo della sanità di fornire servizi e cure anche in circostanze incredibilmente difficili e garantire che gli enti pubblici potessero continuare a fornire servizi essenziali. Molto di tutto questo è stato realizzato in tempi estremamente ristretti, con attrezzature e risorse limitate a disposizione e mentre si affrontava un volume crescente di attacchi informatici contro reti, endpoint e dipendenti. Dire che la situazione era probabilmente piuttosto stressante per la maggior parte dei team IT è un eufemismo. Nonostante ciò, la ricerca ha mostrato che qualcosa di positivo è emerso da questo periodo così difficile: in molti casi infatti ha rappresentato l’opportunità di creare non solo team IT più qualificati, ma anche più motivati, pronti ad accogliere il futuro e le sue sfide. Poiché un numero crescente di paesi sta progressivamente iniziando a pianificare la vita oltre le restrizioni della pandemia, abbiamo un’ottima opportunità per implementare nuove politiche IT e di sicurezza, adottare strumenti più sicuri ed efficaci per la gestione dei team aziendali e delle operazioni al di là del perimetro IT, mettendo a punto team di esperti in grado di unire talenti interni ed esterni, e introdurre piattaforme di sicurezza che combinano l’automazione intelligente con la competenza umana nella caccia alle minacce. Non si può tornare indietro. Il futuro potrebbe presentarsi tanto inedito quanto lo è stato il nostro passato”.