Costante, remota e automatizzata: i nuovi paradigmi per la sicurezza urbana

redazione

Aree ricreative, piazze, parchi: da sempre questo tipo di spazi pubblici vitali per la cittadinanza si associano a una missione di controllo, prevenzione e difesa da fenomeni criminali e vandalici dove il successo dell’impresa è sempre più demandato alla tecnologia. 

Le riflessioni sulla sicurezza urbana hanno progressivamente realizzato l’inefficienza dei sistemi fisici di controllo, incapaci di conseguire continuità e capillarità se non attraverso imponenti sforzi umani e conseguentemente economici. Hanno sempre più preso piede altre tipologie di soluzioni, con gestione remota e supervisione costante, che si sono incarnate principalmente in un’unica applicazione: la videosorveglianza. 

Proprio questa, non a caso, dal 2017 è la protagonista di un finanziamento annuale erogato dallo Stato ai comuni per la realizzazione di nuove infrastrutture e circuiti, con un budget che nel 2020 ha raggiunto i 17 milioni di euro e toccherà i 36 milioni entro il 2022.

Eppure, se la presenza di un occhio elettronico permette sicuramente di conseguire buoni risultati a un costo ridotto, disincentivando diversi comportamenti criminali, non significa che essa debba sempre essere l’unica soluzione, né quella maggiormente adatta. 

Come per un buon abito, anche la sicurezza, per raggiungere il massimo in termini di efficacia ed efficienza, dovrebbe essere tagliata su misura. Per fortuna i “sarti” in grado di rispondere a questa esigenza apportando tecnologia, monitoraggio, approccio consulenziale ed esperienza in un’ottica integrata non mancano. 

Un esempio del valore aggiunto fornibile da questo tipo di servizio può venire dai parchi, uno degli spazi prediletti dai vandali, capaci di realizzare danni nell’ordine delle migliaia di euro, e la cui tutela risulta particolarmente ostica per la combinazione di un perimetro solitamente esteso e di diversi punti ciechi. 

In questo caso, l’implementazione di un sistema di videosorveglianza può rappresentare la soluzione ottimale, anche se non sempre sufficiente per il conseguimento di una sicurezza completa che deve rispondere a una logica realmente olistica e in cui una prima integrazione può essere rappresentata dall’installazione di sistemi di sicurezza perimetrali dotati di sistemi di rilevazione dell’intrusione. L’impianto, inserito nell’ambiente in maniera discreta e funzionante in fasce orarie specifiche, potrà essere dotato di sensori volumetrici infrarossi e microonde, contatti magnetici, rilevatori microfonici ad esempio per rottura vetri e una varietà di altri sensori tecnologici, permettendo la rapida rilevazione di situazioni critiche da cui far scaturire un collegamento a un Security Operation Center dedicato o alle forze dell’ordine, il successivo servizio di videoverifica e l’eventuale invio di agenti sul posto. Inoltre, ad estensione del servizio di pattugliamento coordinato dal SOC – che può essere utilizzato per la vigilanza attiva di parchi e zone pubbliche – è oggi possibile utilizzare, nel rispetto delle vigenti e più recenti normative, droni “addestrati” in grado di sorvegliare in modalità programmata oppure a fronte di eventi, aree a volte non immediatamente raggiungibili, attraverso l’utilizzo di telecamere ottiche e termiche. 

In questo modo è possibile non solo rilevare anticipatamente i tentativi di intrusione, ma anche agire in maniera puntuale e tempestiva riducendo falsi allarmi e intervenendo nella immediata prossimità di un evento criminoso con maggiore efficacia e precisione anche dal punto di vista della geolocalizzazione. Anche in questo settore, come in altri contesti, è oggi possibile attivare attraverso modalità di “Augmented Security” una più efficace azione di prevenzione e sorveglianza proattiva, non immaginabile solo fino a qualche tempo fa.

Un sistema di chiusura e apertura elettronica automatizzato che regoli l’ingresso agli spazi, infine, può rappresentare un ulteriore elemento di ottimizzazione dell’elemento umano del sistema di sicurezza

Anche per le pubbliche amministrazioni e gli spazi cittadini diviene dunque possibile conseguire una sicurezza urbana costante, meno costosa e maggiormente efficiente, purché l’applicazione sia associata alla giusta mentalità: non conta la singola soluzione tecnologica, ma un’integrazione perfettamente adattata all’ambiente.