Costiera, anche la Francia pensa a un Corpo simile

Paola Fusco

"La Francia guarda alla costituzione di una funzione di Guardia Costiera, che possa contribuire all’attuazione della nuova politica marittima del Paese. E ciò avviene sotto il coordinamento del segretario generale del Mare, figura chiave, propulsiva e di raccordo tra il livello politico e quello operativo, a cui occorrerebbe far riferimento anche nell’organizzazione italiana". Lo ha dichiarato il comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ammiraglio Raimondo Pollastrini, a margine degli incontri avuti in Francia nei giorni scorsi sui temi della sicurezza dei trasporti marittimi e della tutela ambientale del Mediterraneo. Pollastrini ha incontrato a Parigi il direttore degli Affari Marittimi, Damien Cazè e il segretario generale del Mare, Jean Francois Tallec. Al segretario generale del Mare Pollastrini ha illustrato la struttura della Guardia Costiera italiana, incontrando interesse per l’esistenza in Italia di una forte organizzazione marittima, radicata sul territorio, con propri mezzi aereo-navali, a differenza della Francia, dove non esiste un’unica organizzazione così strutturata. La visita si è conclusa con l’incontro con i vertici dello Stato maggiore della Marina francese e con un colloquio con l’ambasciatore italiano in Francia, Giovanni Caracciolo di Vietri.