Crolla segnaletica in autostrada

redazione

Il crollo del portale dell’uscita autostradale presso Santa Maria Capua Vetere, avvenuto lo scorso 26 dicembre, da alcune indagini preliminari, sembra essere stato causato da una pessima messa in opera della struttura portante e dalla scarsa qualità dei materiali impiegati.

Questo è un evento esemplificativo di cosa stia accadendo su alcune tratte stradali e autostradali in questi ultimi anni. Ciò non può essere ignorato o dimenticato in quanto l’indagine in corso ritiene che tale incidente potrebbe ripetersi su diversi tratti autostradali sui quali campeggiano segnali e barriere non a norma, frutto di lavori assegnati con appalti a ribasso anomalo e con  bassi standard di qualità.

Questa oggi è la preoccupazione maggiore di Acai, Aises e Assosegnaletica, le associazioni di Confindustria che rappresentano la filiera delle imprese di segnaletica e barriere stradali.

Da diversi anni tali associazioni sono allarmate per i continui ribassi con cui gli enti proprietari delle strade aggiudicano i lavori e le forniture delle dotazioni di sicurezza stradale, quali la segnaletica e le barriere.
Si va inoltre sempre più affermando il principio del "general contractor" anche per lavori super specializzati, quali quelli destinati alla sicurezza stradale. Questa scelta a volte si traduce in un ulteriore diminuzione dei margini di profitto, che inevitabilmente finisce per essere scaricato sulla qualità dei materiali e sulla relativa posa in opera.

Inoltre, il frequente ricorso al subappalto, oltre a creare rischi enormi sulla strada, potrebbe aprire scenari d’illegalità diffusa quali il riciclo di denaro sporco e forza lavoro dequalificata soprattutto a favore di aziende che non posseggono tutti i requisiti per partecipare trasparentemente e direttamente  ai bandi di gara.

Allo stato attuale si è sull’orlo del collasso di tutte quelle dotazioni che in questi anni sono state oggetto di più passaggi e di ribassi fuori ogni logica di mercato.
Le aziende che hanno resistito al richiamo delle sirene, oggi si trovano sull’orlo del fallimento, prede potenziali di un sistema finanziario illegale pronto a rilevarne la proprietà.

Diventa pertanto urgente ed indispensabile che le aziende in possesso delle qualifiche OS10 e OS12 (categorie superspecializzate) non vengano escluse dalla partecipazione alle gare di appalto o che se chiamate a lavorare in subappalto siano tutelate nei pagamenti direttamente dalle stazioni appaltanti.
Infine, è indispensabile che coloro i quali sono preposti al controllo e al collaudo dei lavori, svolgano seriamente il proprio lavoro in quanto anche essi custodi della nostra sicurezza sulle strade.