Cybersecurity, aumentano le frodi online: ecco come prevenirle secondo ToothPic

redazione

L’incremento dei volumi del commercio digitale e dei pagamenti online, in seguito alla Pandemia da Covid-19, se da un lato ha velocizzato e smaterializzato alcuni processi, dall’altro ha aumentato significativamente il rischio di nuove frodi online. Come riportato dall’FBI (Internet Crime Report), nel 2020 sono state segnalate solo negli Stati Uniti più di 790.000 denunce relative a tentativi di frode, il 70% in più rispetto al 2019, con perdite di denaro pari a oltre 40 Miliardi di dollari.* Le principali tipologie con cui sono stati perpetrati gli attacchi fraudolenti, nello specifico, fanno riferimento a pratiche legate al phishing, smishing, vishing, violazioni di dati personali e furto d’identità

In questo scenario, l’Italia si è rivelata uno dei paesi maggiormente colpiti dalle frodi, con oltre 21.800 casi rilevati nel 2020, per un danno stimato che sfiora i 125 milioni di Euro*: oltre alle frodi legate all’utilizzo di carte di credito, emergono quelle relative a prestiti personali o per l’acquisto di beni e servizi e mutui immobiliari. 

L’aumento di tali episodi ha avuto un impatto significativo sulla dimensione legata al mercato globale del rilevamento e della prevenzione delle frodi, cresciuto nel 2021 fino a 26 Miliardi di dollari, 3 Miliardi in più rispetto al 2020, con stime al 2028 di 141 Miliardi di dollari.* 
 

“Una crescita legata soprattutto agli investimenti in soluzioni anti-frode da parte dei principali attori che sono stati maggiormente colpiti, tra cui il settore bancario, finanziario e assicurativo, per i quali è evidente la necessità di identificare e tracciare gli utenti nelle loro attività online”, spiega Giulio Coluccia, CEO & Co-founder di ToothPic, startup innovativa italiana focalizzata sulla sicurezza informatica per l’autenticazione. 

Proprio in questo contesto, ToothPic ha infatti sviluppato una soluzione in grado di offrire un ulteriore livello di sicurezza ai servizi finanziari contro potenziali eventi fraudolenti progettando una tecnologia capace di riconoscere ogni smartphone attraverso il sensore della sua fotocamera, grazie alla possibilità di estrarre identificativi univoci dall’hardware di quest’ultima, con una serie di vantaggi chiave. L’identificativo, infatti, può sopravvivere al ripristino del software, dal momento che non è legato all’hardware, non può essere contraffatto, poiché è legato a una proprietà fisica dei sensori, e può essere randomizzato, in modo tale che una determinata applicazione non possa dedurre l’identificativo di un’altra, anche nel caso in cui entrambe derivino dalla stessa telecamera.

Queste proprietà rendono la soluzione di ToothPic per il fingerprinting dei dispositivi ideale per applicazioni di sicurezza come il rilevamento di frodi, poiché consentono di riconoscere in modo affidabile il dispositivo evitando al tempo stesso problemi di privacy, grazie alla componente di randomizzazione che ne impedisce l’uso improprio ai fini di tracciamento.