623 milioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza saranno destinati a rafforzare le difese di cybersecurity nelle Pubbliche Amministrazioni. I fondi europei serviranno a difendere la PA italiana dalle minacce informatiche, come frodi, ricatti e attacchi terroristici e tutti i rischi posti dalla criminalità informatica.
Gli investimenti, da fare entro il 31 dicembre 2024, sono organizzati su quattro aree di intervento:
- Rafforzare le capacità di prima linea nei confronti del pubblico, delle aziende e degli enti per gestire gli alert e gli eventi che si verificheranno
- Costruire e rafforzare le capacità di ispezione e audit di hardware e software utilizzati da soggetti con funzioni essenziali per certificarne l’affidabilità e prevenire le minacce
- Potenziare le forze dell’ordine e le unità informatiche all’interno delle Forze di Polizia preposte alle indagini su attività criminali
- Rafforzare le risorse informatiche e le risorse umane responsabili della sicurezza nazionale e della risposta alle minacce informatiche.
La realizzazione degli obiettivi di crescita digitale e di modernizzazione della PA, che saranno sviluppati attraverso l’implementazione del “Piano nazionale per la cybersicurezza”, costituisce una priorità per il rilancio del sistema paese.